Bilancio di fine 2018 per le Bulldog foto

Cosa ha funzionato e cosa no nella prima parte della stagione in Serie B

CANEGRATE (MI) – Arrivati a due partite dalla fine del girone d’andata di seguito un’analisi approfondita sulle note positive e quelle da migliorare per quel che riguarda le Bulldog alla prima stagione in Serie B di basket femminile.

PREGI

Sei vittorie nelle prime tredici giornate: partite con i pronostici degli addetti ai lavori che le davano con poche chance di salvezza le nero-arancio hanno alzato il livello fisico e tecnico adeguandosi dopo qualche giornata a quello della categoria dimostrando in più di un’occasione di “starci”, soprattutto con “la testa”. Dato confermato dalle tante vittorie “colte” nelle partite punto a punto.

Bene l’attacco: a livello offensivo le ragazze del duo di coach Fabrizio Molteni-Luca Linari sono l’ottavo attacco del campionato con 705 punti segnati a 54.2 di media e tra le squadre che puntano alla salvezza è senza dubbio una di quelle con il miglior “fatturato”. Il trio Caniati (12.9 punti di media)-Zinghini (10.5)-Manzoni (9.4) garantisce sempre un buon contributo a cui si aggiunge quello dell’ala Valli (6.5) e della guardia Zorzi (5.3).

Utilizzo delle Under: stanno ritagliandosi, con merito, sempre più spazio le giovani del vivaio (annate dal 2000 in poi) anche se questo è stato una dei motivi principali della dipartita di alcune seniores; comunque per la futuribilità del progetto del club e la gratificazione del lavoro Responsabile del settore Luca Linari, al quinto anno in questo ruolo, è senza dubbio una gran bella cosa.
La più pronta è risultata finora la guardia dell’annata 2002 Alessia Viola (25 punti segnati, 2.3 di media in 10 minuti giocati a partita), in notevole crescita anche l’ala Agnese Tomio (1 fallo subito, 1 rimbalzo, discreta in fase difensiva in 8 minuti giocati nell’ultimo match con l’Opsa Bresso) e l’ala-centro Martina Colombo (4 punti, 2/3 da due, 1 rimbalzo nell’incontro vinto a Milano con la BFM).

Bene nei match casalinghi: un dato da tener conto è il fattore casalingo dove le Bulldog hanno vinto 4 (con Usmate, 74-66, Brescia, 76-65, Trescore, 59-55, e Bresso, 59-53) dei 6 incontri disputati contro i soli 2 successi (con Biassono, 46-44, e BFM, 65-59) ottenuti nelle 7 partite esterne.

Vantaggi Tecnici: l’imprevedibilità del duo di play Manzoni-Cassani e l’atipicità delle ali Valli, Caniati e Zinghini sono un rebus per tante formazioni avversarie che si ritrovano con pochi punti di riferimento.

DIFETTI

Quando si perde, si perde male: soprattutto in trasferta (-21 a Mariano; -26 a Pontevico e -34 a Mantova) quando si è perso il divario è stato eccessivo e la produzione offensiva limitata, un aspetto da migliorare soprattutto a livello mentale.

Male la difesa: tra le formazioni che puntano alla salvezza la difesa delle nero-arancio è una delle peggiori essendo solo al quindicesimo posto sulle sedici formazioni del girone con ben 793 subiti a 61 di media. Da migliorare la tenuta mentale per tutti i quaranta minuti di gioco sui cambi difensivi, negli 1 contro 1 e nei taglia fuori; aspetti del gioco determinanti per sopperire alla cronica, ma non risolvibile, mancanza di fisicità e centimetri.

Roster “corto”: Più cause (la voglia di giocare di più, il poco utilizzo a confronto delle under, poca attitudine mentale e fisica al livello della Serie B, poca “fiducia” da parte dello staff tecnico e problemi lavorativi) hanno portato al forfait del quartetto Martina Fusi (a Valmadrera in Serie C)-Francesca Ridolfi (probabile approdo in Serie C a Gavirate)-Monica Guidoni-Elena Albizzati. Le seniores rimaste sono quindi solo sette e a loro si chiede di essere tutte “protagoniste” così come alle under un contributo sempre più importante e alla “dea bendata” una seconda parte di stagione senza infortuni “pesanti” o altre defezioni.

Meno pubblico al Palace Knights: sempre caloroso, il trasferimento, obbligato dai regolamenti federali, dal “catino” della palestra di via Enrico Toti a Canegrate al Palace Knights a Legnano ha portato a una sensibile diminuzione del pubblico. I risultati e il lavoro della società dovranno portare a una fidelizzazione del pubblico, potenzialmente molto più numero, del “bacino legnanese”.

Svantaggi Tecnici: quando l’imprevedibilità e l’atipicità delle Bulldog si scontra contro i roster più lunghi e atletici vengono a “galla” tutti i limiti fisici della squadra a partite dalle difficoltà delle ali quando l’unico centro di ruolo Sansottera non riesce ad esprimere tutto il proprio potenziale. E’ proprio il pivot dell’annata 1998 l’”ago della bilancia” nei momenti di difficoltà e quando gioca al suo massimo livello (come ad esempio a Milano con la BFM; 10 punti, 9 rimbalzi) la vittoria è assicurata.