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Influenza, i consigli dell’esperto

Nuovo articolo della nostra rassegna dedicata a Sport e Medicina in collaborazione con l’Ospedale di Legnano e l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Ovest Milano

LEGNANO – Per la nostra rubrica dedicata alla salute, siamo tornati all’Ospedale di Legnano per incontrare il Direttore Reparto Malattie Infettive Dott. Paolo Viganò, che qualche mese fa ci aveva illustrato i rischi del Virus West Nile.

Il tema del nuovo incontro con l’esperto di malattie infettive questa volta è il virus dell’influenza, una malattia da tutti conosciuta ma spesso non valutata con la dovuta attenzione.

Dott. Viganò, cos’è l’influenza?

L’influenza è una malattia provocata da virus che infettano le vie aeree (naso, gola e polmoni). Spesso vengono impropriamente etichettate come “influenza” altre diverse affezioni delle prime vie respiratorie che possono presentarsi con sintomi molto simili. Questo perchè nello stesso periodo dell’anno in cui la circolazione dei virus influenzali è massima (da noi in Italia tipicamente nei mesi invernali, con un picco tra dicembre e gennaio) possono contemporaneamente circolare molti altri virus che provocano affezioni del tutto indistinguibili, dal punto di vista clinico“.

Come combattere efficacemente l’influenza?

Bisogna per prima cosa tenere presente che il virus dell’influenza si trasmette per via aerea, quindi la prima regola da mettere in atto è quella dell’igiene: lavarsi spesso le mani con acqua e sapone, e in particolare dopo avere tossito e starnutito, o dopo avere frequentato luoghi affollati e mezzi di trasporto pubblici.

Altra cosa importante è evitare di tenere una temperatura degli ambienti troppo elevata, soprattutto nelle camere da letto. Questo infatti provoca la secchezza di naso e gola che può diventare così un facile terreno dove il virus può svilupparsi. Meglio stare con un maglione in casa, che dormire a temperature di 23-24 °C, assolutamente deleterie per la salute.“, consiglia il Dott. Viganò.

Altro importante consiglio: non fate gli eroi, il mondo può fare a meno di voi per qualche giorno. Restare a casa, a letto, evitando gli spostamenti nei luoghi pubblici, al lavoro, a scuola, evitando o comunque limitando contatti possibilmente infettanti con altre persone. Oltre ad scongiurare di infettare gli altri, non correte il rischio di ulteriori complicazioni, perchè il vostro sistema immunitario indebolito potrebbe essere bersaglio di altre infezioni da parte di altri virus o batteri“, consiglia l’esperto.

La cosa importante da tenere in considerazione – prosegue il Dott. Viganò è che l’influenza è un virus, quindi la pratica, ahimè molto frequente, di imbottirsi di antibiotici, spesso trovati nell’armadietto di casa avanzo di precedenti infezioni, è assolutamente deleteria quanto inutile e dannosa. Gli antibiotici hanno la funzione di combattere i batteri, che sono ben diversi dai virus, che sono invece la causa dell’influenza. Oltre a non avere ovviamente effetto sui virus, gli antibiotici presi senza necessità possono provocare forme di “antibiotico-resistenza”, ossia provocare una resistenza dei batteri alle cure.

L’influenza, se presa da soggetti giovani e sani, dura 4-5 giorni, curante i quali è necessario bere molto per combattere la disidratazione dovuta alla febbre, che potrà essere curata assumendo, antiinfiammatori ed antipiretici, ma, lo ribadisco ancora una volta, MAI CON ANTIBIOTICI“, ammonisce l’esperto.

Parliamo di vaccini antinfluenzali: quando sono utili e per chi?

I vaccini contro l’influenza sono assolutamente necessari a tutte quelle categorie a rischio. Parliamo in particolare di anziani (sopra i 65 anni la vaccinazione è vivamente consigliata), soprattutto quelli già colpiti da altre patologie. La vaccinazione è necessaria anche a soggetti giovani, anche bambini, che soffrano di forme di malattia che potrebbero aggravare il quadro clinico in presenza di un attacco influenzale.

E’ chiaro – continua il medico – che bambini sani e sportivi non possono essere considerati a rischio e per loro un’eventuale attacco influenzale, al di là del fastidio, non potrà avere nessun’altra complicanza. Quindi per loro la vaccinazione non è necessaria“.

Il vaccino – ricorda il Dott. Viganò – è poi necessario a chi lavora in ambienti molto affollati, pensiamo ad esempio agli sportellisti in banca od in posta, oppure chi, come medici ed infermieri, è a contatto con persone malate od anziane.