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Fisco, le detrazioni per le spese sportive dei figli

Nuovo appuntamento con la nostra rubrica quindicinale dedicata alle problematiche fiscali in ambito sportivo curata dal Dott. Umberto Ceriani

Nuovo appuntamento della nostra rubrica, curata dal Dott. Umberto Ceriani, commercialista legnanese esperto di fiscalità sportiva, dedicata a tutte le società sportive che spesso hanno grandi difficoltà a districarsi nei meandri delle problematiche fiscali.

La rassegna di articoli, che ha cadenza quindicinale, illustrerà tutti gli adempimenti necessari per la costituzione di una nuova società sportiva.

L’articolo di oggi parla delle detrazioni per le spese sportive per i figli.

 


 

LA DETRAZIONE PER LE SPESE SPORTIVE DEI FIGLI

Tenuto conto che ci stiamo avvicinando al periodo delle Dichiarazioni ricordiamo che il Testo Unico delle Imposte sui redditi prevede all’art. 15 che le spese sostenute per l’attività sportiva svolta dai ragazzi di età compresa tra i 5 ed i 18 anni siano detraibili al 19% nel limite di 210€ annui (ossia la detrazione ammonta a 40€) per ciascun figlio a carico.

I genitori che partecipano entrambi alle spese o che hanno fiscalmente a carico il minore al 50%, dovranno ripartire tra di loro l’ammontare sul quale calcolare la detrazione.

Per quanto riguarda il requisito anagrafico del minore l’Agenzia delle Entrate ha precisato con la Circolare 34 del 2008 che “in considerazione del principio di unità del periodo di imposta lo stesso ricorre purchè sussiste anche per una sola parte del periodo d’imposta”. Ciò significa che se il minore ha ad esempio compiuto i 5 anni nel corso del 2017 i genitori hanno diritto alla detrazione anche per la restante parte dell’anno nella quale il bambino non aveva ancora raggiunto l’età minima.

Per poter detrarre le spese queste attività sportive devono essere svolte presso due tipologie di strutture:

ASD o SSD di cui all’art. 90 commi 17 e ss, Legge 289/2002 che usufruiscono del riconoscimento sportivo rilasciato dal CONI e che nella denominazione sociale riportano l’indicazione della finalità sportiva dilettantistica

Palestre, piscine ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica destinati all’esercizio dilettantistico dell’attività sportiva, sia a livelli agonistici che non agonistici gestiti da soggetti giuridici diversi dagli enti sportivi, che siano pubblici o privati, costituiti in forma d’impresa secondo le norme del Codice Civile.

Non si ha quindi diritto alle detrazioni se il minore svolge attività sportive presso enti che non hanno il riconoscimento CONI e che quindi non possono essere definite come “sportive dilettantistiche” oppure se l’attività è organizzata da associazioni che non sono sportive, ad esempio le associazioni culturali o le associazioni che praticano sport non riconosciuti come Pilates e Crossfit.

Come detrarre la spesa

L’iscrizione al corso sportivo deve essere documentata mediante una ricevuta generica (non fiscale quindi) o da fattura dalla quale risultino i seguenti dati:

• Ragione sociale, sede e CF dell’ASD/SSD oppure dell’impresa che ha organizzato il corso
• Causale del pagamento (iscrizione trimestrale, abbonamento annuale ecc)
• Attività sportiva esercitata
• Importo versato per il corso
• Dati anagrafici completi del minore
• Codice fiscale, nome e cognome del soggetto che effettua il pagamento

 

Dott. Umberto Ceriani

 

Studio Ceriani

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