
Prestazione opaca anche nel Principato
LEGNANO – Nel giorno del 300° Gran Premio in carriera per Kimi Raikkonen la sua Alfa Romeo Racing non ha brillato sul circuito del Principato, mostrando anzi i segni di un progetto che, nonostante le ottime sensazioni dei test pre-stagione e un buon avvio, con la casa del Biscione al quarto posto in classifica costruttori, con il tempo ha mostrato le prime lacune, sia tecniche sia organizzative.
Da una parte abbiamo Kimi che non riesce a sfruttare la propria esperienza per colpa di un’auto che non sta rendendo quanto dovrebbe, poi c’è Giovinazzi: alla sua prima stagione da pilota ufficiale in Formula 1 è già stato penalizzato tre volte per responsabilità non sue, a Baku e in Spagna per la sostituzione della centralina prima e della trasmissione poi, ora perché ha rallentato Hulkenberg senza però essere avvisato dai suoi. A Baku fu penalizzato anche Raikkonen, in quanto la sua ala anteriore non rispettava i requisiti.
Dal punto di vista tecnico, il progetto Alfa Romeo Racing è quasi figlio del progetto Ferrari e questo potrebbe spiegare molte cose, dato che la stessa Scuderia di Maranello non sta brillando, per usare un eufemismo. I profili aerodinamici sono molto diversi per esempio tra Ferrari (e quindi anche Alfa Romeo) e Mercedes, per cui le Frecce d’Argento vanno molto più lente in rettilineo, ma tengono molto più stabilmente le curve, cosa che invece la Ferrari non fa, problema simile a quello dell’Alfa, che monta un’ala anteriore simile a quella della Rossa e diversa rispetto ad altri progetti che vediamo in pista quest’anno.
E’ davvero un peccato aver avuto un inizio di stagione così difficile, perché le premesse c’erano tutte ed erano corrette, con un pilota esperto come Raikkonen e un giovane pronto ad imparare come Giovinazzi, si poteva, e si aveva l’obbligo, di sperare in una situazione migliore. Ovviamente i tecnici stanno lavorando duramente per risollevare le sorti del team, ma sarà dura, anche perché, andando quasi in parallelo con la Ferrari, si deve sperare che anche a Maranello trovino soluzioni innovative.
Foto @AlfaRomeoRacing