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Lettera aperta di un tifoso dei Knights

30 maggio 2019 | 08:00
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Lettera aperta di un tifoso dei Knights

Il basket a Legnano “rischia di sparire per sempre per colpa di chi se ne frega letteralmente di tutto”

LEGNANO – Dopo la conferenza stampa di martedì, diversi sono gli stati d’animo dei tifosi dei Knights Legnano, divisi tra gli eterni ottimisti, convinti che alla fine tutto si risolverà per il meglio, ed i catastrofisti, per i quali il destino del team biancorosso è ormai segnato.

Tra le tante voci ne abbiamo raccolta una, quella di Marco Allieri, tifoso della GioventùForgiata, che come racconta in questa lunga lettera aperta che ci ha inviato, segue i biancorossi da 23 anni, in quel lungo cammino che, partito dalla Serie C li ha portati agli ultimi cinque anni consecutivi di A2.

Ve la proponiamo integralmente, nella speranza che sia un motivo di riflessione per i tanti che seguono (e per i tanti che non seguono…) lo sport nella nostra città.

Martedì sera c’è stata la conferenza stampa del Legnano Basket per far chiarezza sulla situazione attuale e sulle possibilità future sul proseguo o meno della società; personalmente (ripeto è solo un mio pensiero) credo e penso che la conferenza di ieri sia più una richiesta di aiuto per continuare a far vivere la società dove merita, in A2, con duemila persone che tifano e vincono insieme, che vuole mettere attenzione sui veri problemi che oramai sono ben chiari e definiti.

Credo che la società farà anche l’impossibile se necessario per far continuare a farci vivere il sogno di essere in serie A, fino all’ultimo ci proverà perché l’attaccamento che ha è più forte di tutte le difficoltà; ma tutto questo senza l’aiuto di tutti non può accadere, perché purtroppo la situazione non è ideale.

Il problema maggiore, ed è inutile fare i moralisti, è che alla città di Legnano non interessa minimamente tutto ciò, non le interessa avere qualsiasi società sportiva a livelli alti per motivi che non conosco e che non mi interessa sapere.

Con città intendo in primis tutti quei politici (sia di sinistra, che destra, che finti tali) che hanno promesso strutture solo per scopi politici e di voto. Dite che non è logico fare un palazzetto? «Eh, ma è solo per il basket cosa ci serve?»

Peccato che (e il calcio è una dimostrazione pratica: senza stadio di proprietà si fa fatica ad andare avanti…) se Legnano avesse avuto una struttura adeguata non solo adesso avremmo una città più ricca e magari con più lavoro, ma con società sportive magari in categorie alte che porterebbero solo visibilità a tutta la città.

È palese, come detto dal Pres, che una società piccola come Legnano deve vivere sui ricavi che arrivano dal botteghino: se tu hai una struttura inadeguata, nonostante sia molto bella, non puoi che chiudere l’anno con lo stesso guadagno perché hai solo un numero finito di posti e soprattutto di prezzo o, come quest’anno, in deficit perché è venuta meno gente (problema che con una struttura diversa non avverrebbe).

Altro problema sono TUTTI quelli che se la squadra vince sbandierano a tutti che loro sono i tifosi numero uno della squadra, che sono sempre presenti e che fanno tutte cose per darsi importanza… Peccato che poi sono gli stessi che, come quest’anno, quando la squadra perde iniziano a commentare cose a caso, ed insultare, e a non venire più perché «la squadra perde e dunque chissene frega».

Bello poi salire sul carro dei vincitori come mercoledì scorso! Bravi!

Se vi sta così tanto a cuore allora date tutti una mano!

Personalmente, ripeto, non vedo un futuro roseo, ma ovviamente voglio essere smentito già oggi, magari con la firma di un mega sponsor, con il Comune che riflette e aiuta le società sportive, con la gente che sale sul carro che decide di aiutare la società. Ma ad oggi non vedo questa possibilità.

Comunque andrà voglio ringraziare il Pres, Marco Tajana, a cui TUTTI 15 anni fa, quando prese in mano la società che navigava in pessime acque e disse che l’avrebbe portata in A2, dicevano che era un pazzo (per essere gentile). Ma lui ci ha creduto e il risultato è sotto gli occhi di tutti.

Voglio ringraziare Maurizio Basilico, una persona e uomo vero, che ha seguito il Pres e con campagne acquisti sempre super ha portato Legnano a dove è oggi.

Sono 23 anni che seguo Legnano, dalla C alla A, andando in trasferta da Bra, Cavriago, fino ad arrivare a Bologna, Treviso e tutti i campi di serie A; sentire quelle parole di martedì mi hanno fatto male, malissimo, perché tutto questo rischia di sparire per sempre per colpa di chi se ne frega letteralmente di tutto.

Io ci credo ancora, voglio crederci sempre, perché Legnano è la squadra della mia città e non sarà mai lasciata sola. Sia in Serie A che in C o dovunque sarà! Alla faccia di tutti!