Lo sport legnanese alza la voce

Nasce il "Comitato per lo sport di Legnano"

LEGNANO – Davanti ad un pubblico numeroso, composto in prevalenza da dirigenti sportivi e da qualche politico locale, è stata presentato nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì 29 gennaio 2020 a Villa Jucker a Legnano il “Comitato per lo sport di Legnano“.

Un’iniziativa promossa da Marco Tajana, presidente dei Knights Legnano Basket, da Giovanni Munafò, presidente dell’A.C. Legnano e da Massimo Gioachini, presidente del Baseball Softball Legnano, che ha lo scopo di creare una sorta di “confindustria dello sport legnanese“.

Siamo un comitato di persone e di società assolutamente al di sopra della politica e non vuole aver nessun impatto politico diretto“, ha tenuto a precisare Marco Tajana in apertura di intervento, ma che vuole diventare uno strumento che “si dovrà confrontare sicuramente con la politica“.

Siamo qui a rappresentare tre delle principali società sportive legnanesi che hanno deciso di creare un gruppo affiatato che vuole condividere anche con le altre società sportive cittadine le idee che sono emerse dal confronto delle tante e troppe problematiche che ogni giorno dobbiamo affrontare per poter fare sport nelle nostra città“.

L’idea che sta alla base della nostra iniziativa è molto semplice: da almeno 20 anni nessun politico legnanese si è mai seriamente interessato dello sport. E questo al di là dello schieramento politico che ha di volta in volta guidato la città. Non essendo mai stati ascoltati in tutti questi anni, abbiamo deciso di compattarci, di sederci intorno ad un tavolo con tutti coloro che saranno i candidati Sindaci alle prossime elezioni forti anche dei voti che potenzialmente potremmo portare ed illustrare un nostro programma, molto sintetico e preciso, oltre ad esprimere molto chiaramente la volontà di avere come Assessore allo Sport una personalità competente che sia espressione del mondo dello sport di Legnano.”

I punti del programma devono comprendere una strategia di medio e lungo periodo ed una di breve periodo“, ha proseguito Tajana, “Nel primo caso bisogna comprendere cosa serva a livello di impianti sportivi, oggi ormai vecchi di decenni, con un serio studio di fattibilità che parta dall’analisi di ciò che oggi davvero necessiti alle società del nostro territorio. Nel breve periodo bisogna invece ripensare alle cifre, davvero risibili, che oggi vengono messe a disposizione per la manutenzione ordinaria e per lo sport in generale: stiamo parlando di soli 400.000 euro all’anno su un bilancio che supera i 90 milioni…“.

Sarà anche necessario ripensare alla gestione dell’impiantistica sportiva, oggi in mano a ben quattro soggetti: Comune, Associazione delle Società Sportive Legnanesi, Euro.PA ed Amga Sport. Non mi interessa capire di chi siano le colpe, è un dato di fatto che il sistema sia completamente inefficiente!

Tajana ha poi annunciato che i tre club hanno deciso di non riconoscersi più nell’Associazione delle Società Sportive Legnanesi, perchè “riteniamo che lo sport a Legnano abbia bisogno di riconoscersi in un soggetto che sia il “sindacato” o la “Confindustria” delle Associazioni Sportive, che le rappresenti in modo costruttivo e propositivo nei confronti dell’Amministrazione comunale e della parte politica“.

Questo – ha concluso Tajana – da 30 anni non avviene, ed è uno dei veri problemi che riguarda il mondo dello sport cittadino“.

Legnano negli ultimi anni ha totalmente abbandonato lo sport cittadino – ha dichiarato il Presidente dell’A.C. Legnano Giovanni Munafò che ha poi voluto ricordare come “lo sport rappresenti il futuro dei nostri figli.

I dati sono drammatici: su quattro legnanesi praticanti attività sportive, due sono costretti a farlo nei Comuni vicini, perchè nella nostra città non ci sono strutture adeguate. Una città importante come la nostra merita un’attenzione diversa per lo sport e per i propri cittadini“.

E’ assurdo che oltre allo stadio Mari non esista un’altro campo dotato di tribuna coperta ed illuminazione, oppure che la tribuna del campo di Via Pace sia inagibile da undici anni. Noi stessi abbiamo dovuto spostare gli allenamenti della prima squadra a Cerro Maggiore, a nostre spese, perchè l’impianto dell’acqua calda dei nostri spogliatoi era fuori servizio.”

E’ necessario un dialogo con la pubblica amministrazione che oggi è del tutto inesistente“, ha rincarato la dose Massimo Gioachini, massimo dirigente del Legnano Baseball Softball. “Basti pensare che in una riunione ai primi di settembre, durante la quale sono state assegnate le palestre alle varie associazioni che ne avevano fatto richiesta, ci è stato addirittura detto di non ingrandire troppo le nostre società perchè non c’era spazio a sufficienza per nuovi atleti. Questo è lo sport attualmente a Legnano!”.

Dichiarazioni che hanno trovato l’appoggio di molti rappresentanti di società sportive presenti, tra i quali ricordiamo il Presidente della Rari Nantes Legnano Antonio Penati, che sono a loro volta intervenuti per manifestare il loro sostegno all’iniziativa.

Presenti in sala anche alcuni esponenti politici legnanesi, tra i quali il Segretario cittadino della Lega Mirko Gramegna, la forzista Roberta Paparatto e il candidato sindaco della lista civica Franco Brumana, oltre all’ex Assessore della giunta uscente Gianluca Alpoggio, intervenuto nel dibattito accendendo un breve ma intenso battibecco con il Presidente Marco Tajana.