Impianti sportivi a San Vittore Olona: “Non accettiamo critiche per i tempi lunghi!”

Il sindaco Rossi fa chiarezza dopo il lungo periodo di blocco dei lavori

SAN VITTORE OLONA – Il 3 febbraio sono iniziati finalmente i lavori presso il centro sportivo Malerba riguardanti il contratto di
partenariato pubblico privato. Adesso il sindaco Daniela Rossi dice finalmente la sua e lo fa con un polemico comunicato stampa.

E’ stato un parto lungo, un percorso che ha coinvolto due Giunte.
E’ arrivato il momento di fare chiarezza definitivamente. Ora è l’inizio di un nuovo percorso per gli impianti sportivi e come Amministrazione ci impegniamo e ci impegneremo affinché tutto si svolga nel miglior modo possibile nonostante avessimo e continuiamo ad avere dubbi sull’operazione.

Non accettiamo critiche per i tempi lunghi in merito all’inizio lavori: la precedente Amministrazione ha iniziato la procedura per l’attivazione del partenariato con la delibera n. 25 del Consiglio di Comunale del 4 luglio 2016 e ha firmato il contratto il 30 aprile 2019: tre anni.

Sono stati inefficienti? Quello che non si vuole dire è che il leasing in costruendo è una fattispecie contrattuale estremamente complessa che ha posto dei dubbi anche alla stessa Corte dei Conti e che richiede un impegno e competenze che molto spesso nei comuni di ridotte dimensioni non ci sono.

Molto spesso i comuni si trovano in una posizione di minorità rispetto agli operatori economici specializzati in questo tipo di contratto e accettano acriticamente quello che viene proposto.

Nonostante questa complessità gli uffici del Comune di San Vittore hanno, invece, voluto andare a fondo delle questioni per chiarire tutto in maniera adamantina senza fraintendimenti: meglio qualche mese in più adesso piuttosto che anni di tribunale.

Le nostre critiche su questa operazione hanno riguardato anche altri due aspetti. Il primo è che è stato ceduto il diritto di superficie di un’area per 33 anni che è stata di fatto “privatizzata”. Riteniamo che la diminuzione del patrimonio comunale non sia mai un aspetto positivo, è sempre un  impoverimento dei beni comuni.

Il secondo aspetto che ci lascia perplessi riguarda l’impatto finanziario. Questa operazione è costata complessivamente € 1.749.604,09 che comprendono:
– € 163.350, 00 per i lavori precedenti sulla pista di atletica fatti poco prima della gara e poi trasferita
ai soggetti privati;
– € 47.081,00 per la tensostruttura anche questa rifatta poco prima della gara e poi trasferita agli
operatori economici;
– Canone annuo da pagare alla banca pari a € 79.317,20 per un totale complessivo di leasing pari a € 1.586.344,09, dei quali € 443.648,12 come interessi a fronte di un intervento di circa € 1.000.000,00.

– Il contratto prevede che il gestore debba sostenere le spese delle utenze e della manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti gli impianti perché tutti gli introiti saranno esclusivamente in capo a lui.

Queste cifre ci hanno preoccupato perché di fatto trasferiscono alle generazioni future i nostri debiti. E’ un errore che in Italia è stato fatto troppo spesso. Come ci ha ricordato la Corte Costituzionale in una recente sentenza in merito ad una norma sugli enti locali in predissesto esiste un principio costituzionale di equità intergenerazionale che vieta di caricare eccessivamente sulle generazioni future i debiti fatti adesso.

Detto questo ribadiamo che lavoreremo sempre per l’interesse dei cittadini e pertanto lavoreremo affinché questa nuova gestione venga svolta al meglio per tutti”.