Nuovo Decreto Coronavirus, ecco tutte le limitazioni per lo sport

In Lombardia ed in 14 provincie

ROMA – Il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio emanato questa mattina, domenica 8 marzo, prevede, tra le tante cose, anche il blocco fino al 3 aprile 2020 di ogni attività sportiva, con la sola eccezione degli atleti professionisti e di quelli di categoria assoluta partecipanti alle prossime Olimpiadi o a eventi nazionali ed internazionali.

Questa limitazione si applica alla Lombardia ed alle provincie di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia.

Questo il testo completo del punto d) dell’Art 1 del Decreto:

“sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni genere e disciplina, in luoghi pubblici e privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonchè delle sedute di allenamento degli atleti professionisti e atleti di categoria assoluta che partecipano ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali o internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico. In tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano“.

Nelle Regioni e Provincie sopra indicate da oggi saranno inoltre chiusi tutti gli impianti dei comprensori sciistici.

Il Decreto prevede inoltre che nelle stesse aree vengano “sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri cultirali, centri sociali, centri ricreativi“.

Per quanto riguarda il resto del territorio nazionale, l’attività sportiva e gli allenamenti saranno permessi ai soli atleti agonisti, sempre sotto controllo medico da parte delle società sportive. Sempre per la restante parte d’Italia “lo sport di base e le attività motorie in genere, svolti all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi eslusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro“.

Il testo completo del Decreto è scaricabile QUI >>

(foto Governo.it)