Una Volontaria della CRI ci scrive: “Tanti commercianti nei piccoli comuni non rispettano le regole!”

Facendo così non ne usciamo più
BUSTO GAROLFO – “Caro direttore, fate qualcosa voi come informazione altrimenti non ne usciamo più“.
Inizia così la lettera di una volontaria della CRI che di dice stanca di vedere come nei paesi di zona non vengano rispettate le regole principali di emergenza sanitaria.
“Abbiamo fatto corsi su corsi, per vedere che in tanti negozi manco usano guanti o mascherine, che toccano i soldi, che non sanificano niente di niente e che non mettono a disposizione i disinfettanti come da regolamento. Facendo così ne usciamo l’anno prossimo”.
La lettera prosegue: “Purtroppo anche i clienti a volte fanno del loro. Spesso entrano senza mascherina e spesso sono i più anziani che lo fanno senza preoccuparsi delle conseguenze. Dentro le attività commerciali più piccole deve entrare un cliente alla volta invece si vede di tutto. Le piccole botteghe poi stanno guadagnando comunque tanto perchè il paese è obbligato ad andare in questi negozi, quindi bisogna dotarsi degli strumenti minimi come disinfettanti, mascherine e guanti”.
Sui controlli: “Nelle città come Legnano e Busto Arsizio ci sono e sono fatti bene. Nei paesi no. Abbiamo situazione inimmaginabili e non si vede nessuno a controllare. Chi non rispetta queste minime regole deve CHIUDERE. Devono farlo chiudere. Ci sono volontari che si stanno facendo il mazzo per questa emergenza e non è tollerabile vedere che chi vende non è attrezzato per farlo ma continua comunque a farlo senza che nessuno intervenga. Ho casi concreti a Busto Garolfo ed Inveruno dove i dati peggiorano e non sono confortanti per nulla. Le cose vanno decisamente meglio ad Arconate”.
Sul contagio: “Probabilmente nessuno sa che dal un leggero malessere alla mancanza di fiato è un attimo. Poi si arriva in ospedale e si entra in terapia intensiva. Molti prendono i soldi in mano. Le banconote sono la cosa più contagiosa da toccare in questo momento. Consigliamo il Pos per gli acquisti”.
Sulle assembramenti: “Troppi e tutti fuori da negozi e supermercati. Si vietano le passeggiate senza nessuno in campagna e si permette a cento persone di starsene in coda nei parcheggi dei supermercati, fuori dal panettiere. Non va bene. Non ne usciamo più”.