Colpo Futura! Ecco Giuditta Lualdi

Dopo la conferma di Garzonio ecco il primo acquisto delle Cocche

BUSTO ARSIZIO – Dopo la riconferma di Barbara Garzonio annunciata settimana scorsa ecco oggi l’ufficialità del primo nuovo arrivo in casa Futura Volley Giovani, ed è una vera scossa al mercato di A2: nuova Cocca per la stagione 2020/2021 sarà infatti la centrale, classe 1995, Giuditta Lualdi, in arrivo dalla Omag di San Giovanni in Marignano, squadra con cui lo scorso anno ha raggiunto la finale di Coppa Italia, contendendosi poi il primato in classifica con Trento.

Nativa di Busto, si è avvicinata al mondo del volley proprio su suggerimento di coach Matteo Lucchini, che l’ha indirizzata alla Castellanzese. Da qui in poi una carriera in continua crescita, prima a Casale, poi Bolzano in A2, Montichiari in A1, Chieri e infine la Omag, con di fatto un successo in ogni stagione, fra promozioni e coppe di categoria.

Un curriculum prestigioso e che dimostra la voglia dei fratelli Forte e di tutto il gruppo biancorosso di continuare a stupire. Se lo scorso anno la cavalcata è stata prodigiosa e ha condotto la Futura fino alla Pool Promozione, quest’anno c’è da aspettarsi un ulteriore salto in avanti.

Ecco l’intervista rilasciata da Lualdi a Dario Cordella, Addetto Stampa della Futura:

Giuditta, quali sono le tue sensazioni su questa nuova avventura che ti riporta molto più vicino a casa?

Decisamente più vicino! A prescindere da questa situazione di incertezza dettata dal virus, sono contentissima della scelta fatta: già da un paio d’anni avvertivo il desiderio di riavvicinarmi a casa. La possibilità di legarmi alla Futura nasce dal fatto che sono più che sicura che la squadra in allestimento sarà da prima fascia; la società in fondo ha già dimostrato di essere di ottimo livello e lo staff è davvero molto organizzato. Questo, unito alla possibilità di avvicinarmi ai luoghi di origine, mi ha portato a non avere dubbi una volta ricevuta la chiamata bustocca”.

Hai avuto modo di affrontare la Futura per due volte nella scorsa stagione, che impressione ti sei fatta della società?

Naturalmente conoscevo già di fama la famiglia Forte, dai tempi della Yamamay in A1; prima della scorsa stagione ho avuto un piccolo colloquio con la società, ma ho preferito proseguire con la Omag per un altro anno. Anche in questa occasione, quando abbiamo deciso di intraprendere questo percorso insieme, l’impressione è stata super positiva; già nelle due occasioni in cui ho incrociato la Futura nel 2019/20, comunque, ho avuto modo di capire quanto questa società sia solida e quanto lavori per il bene dello staff e delle atlete”.

Il richiamo della pallavolo è stato una questione di famiglia?

Con la pallavolo ho iniziato tardi, perché prima ho praticato a buoni livelli due sport molto diversi come nuoto e scherma. Il caso ha voluto che ad un camp sportivo coach Matteo Lucchini mi consigliò di tentare con il volley, d’altronde il fisico era dalla mia parte: anche per questo mi fa piacere ritornare da chi mi ha dato questo bel suggerimento. Il volley è sicuramente un punto centrale della famiglia: mamma è una ex pallavolista così come papà, che ora allena; mio fratello maggiore lo pratica a buoni livelli, mentre mio fratello minore ha iniziato da poco. Nonostante ciò, i miei genitori non mi hanno mai messo pressione nella scelta né hanno mai visto questo sport come un’ossessione; al contrario hanno appoggiato qualsiasi scelta abbia fatto in precedenza. Naturalmente sono molto contenti di vedermi sul taraflex”.

Sei giovane ma hai già acquisito tanta esperienza, e non hai avuto paura di “uscire di casa” sin da subito: quanto questa scelta ti ha aiutato a crescere?

Tantissimo: sono molto soddisfatta di questo percorso, in un certo modo diverso da quello di tantissime colleghe. Come già detto nella risposta precedente sono stata sempre molto libera di prendere decisioni e scegliere destinazioni, poiché il supporto della famiglia non è mai venuto meno; il sostegno dei miei cari è sempre stato presente, anche a chilometri di distanza o in posti non così semplici da raggiungere. E ora, a 24 anni, potrò mettere a frutto questa esperienza giocando praticamente in casa!

Foto Giovanni Pini