Fondazione Ticino Olona, altri 54.750 euro per Enti ed Associazioni

Un nuovo stanziamento a favore di progetti di enti ed associazioni miranti a sostenere la transizione dalla prima alla seconda fase della pandemia

LEGNANO – Dopo il primo grosso finanziamento sul Bando per l’Assistenza Sociale 2020/21, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ticino Olona giovedì 30 aprile ha destinato altri 54.750 euro a progetti di enti e associazioni miranti a sostenere questa transizione dalla prima alla seconda fase della pandemia.

Non è stato un lavoro facile – ha dichiarato il Presidente della Fondazione Salvatore Forteprimo perché le richieste giunte sfioravano i 150.000 euro e noi avevamo poco più di 40.000 euro come residuo sullo specifico bando; secondo perché dover dire no a molti dispiace sempre e si vive la responsabilità di fare la migliore selezione possibile. Devo riconoscere che ancora una volta il CdA è stato duttile ed è riuscito a trovare il modo di aumentare di circa 15.000 euro la cifra disponibile (prelevando un po’ dai fuori bando e un po’ da qualche piccolissimo residuo dell’anno precedente) e di fare una sensata selezione (utilizzando potremmo dire la diligenza del buon padre di famiglia).”

Questi i progetti finanziati:

Fondazione Ticino Olona

E, a proposito di unanimità, vale la pena ricordare come, in quattro anni di lavoro comune, il CdA della nostra Fondazione abbia sempre approvato tutto all’unanimità, significando la serietà e la disponibilità di ciascun membro del Consiglio e la sintonia rispetto all’obiettivo che si è creata tra gli stessi“, fa notare Forte.

Un ulteriore finanziamento di 15.000 euro è stato poi assegnato, nell’ambito del fondo emergenza Covid-19, alla Cooperativa Sociale Nuova Assistenza a favore della RSA Don Cuni di Magenta. Su questo fondo prosegue la raccolta e rimane un residuo di qualche migliaia di euro che sarà utilizzato per gli scopi del fondo stesso.

E non è detto che la nostra azione, diversa dalla routine degli anni precedenti, si esaurisca in quanto sopra riportato. Azioni parallele e sempre finalizzate al contrasto del virus potrebbero vedere la luce a breve. E per il momento non abbiamo neanche dimenticato né la cultura e l’ambiente né l’opera meritoria che hanno sempre svolto (e certo continua nella pandemia) gli oratori. Ci è sembrato prioritario dare spazio all’emergenza sanitaria e poi a quella lavorativa ma non dimentichiamo un settore altrettanto importante come quello della cultura perché se curiamo solo il corpo non andremo molto lontano. Per gli oratori siamo attenti all’evolversi della situazione per muoverci, in accordo con le altre fondazioni di comunità, nel migliore dei modi possibili.”

A chiusura – conclude Salvatore Fortemi sia permessa una divagazione letteraria: quello che rimarrà di tutto quanto sta succedendo ci renderà inizialmente frastornati e incerti ma probabilmente finiremo come finisce l’uomo di Coleridge nella Ballata del vecchio marinaio:
Se n’andò come un uomo sbigottito,
fuor dei sensi caduto:
e l’indomani si levò diverso,
più triste ma più saggio divenuto.”