Il Plasma funziona, ma la UE snobba la cura

Silvia Sardone, europarlamentare della Lega, chiede a Bruxelles di puntare sulla cura del plasma

MILANO – “La Ue sostenga sperimentazione cura con plasma iperimmune”. Lo dice Silvia Sardone, eurodeputata della Lega.  “Nella seduta odierna del Parlamento Europeo, durante la discussione sui vaccini e le terapie per combattere il Coronavirus ho chiesto, a nome della Lega, che l’Unione Europea sostenga, attraverso l’uso di fondi dedicati, la sperimentazione della cura al plasma. Questa terapia, usata negli ospedali di Mantova e Pavia, sta ottenendo risultati molto interessanti, riducendo notevolmente la mortalità anche nei pazienti gravissimi in terapia intensiva”.

La cura è particolarmente promettente, tanto è vero che negli Stati Uniti già 116 università la stanno sperimentando. Ricordo che, per quanto riguarda i costi, un farmaco antivirale costa 4, 5, 6 volte più di una sacca di plasma”.

“Purtroppo il Governo italiano e l’Ue non sembrano sostenere questa cura: forse perché non ha dietro multinazionali del farmaco, grandi investimenti e poteri forti nel settore? Il sentimento diffuso tra i cittadini e tra molti di noi è che, non essendoci interessi milionari, allora meglio occuparsi d’altro: questo è un grave errore. In attesa di un vaccino, l’Europa valuti di destinare fondi specifici per la sperimentazione di questa terapia e di sollecitare la creazione di banche del plasma nei Paesi europei”.