Palio di Legnano, La Rocca: “Ogni decisione entro fine giugno”

Il Gran Maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade torna a parlare dell'edizione 2020

LEGNANO – “Da medico e da padre di famiglia non possa neppure pensare che ci si possa ammalare di Covid per essere andati a vedere il Palio“. Con queste parole Giuseppe La Rocca, Gran Maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade, uno dei massimi esponenti dell’organizzazione del Palio di Legnano, chiarisce il suo pensiero sulla possibilità dello svolgimento della manifestazione nei prossimi mesi.

Allo stato attuale non siamo nelle condizioni di prevedere come evolverà la situazione da qui al prossimo settembre e quindi prendere una decisione oggi, sia di sospensione che di rinvio, sarebbe prematuro. Ci siamo dati una scadenza, che è quella della fine del prossimo mese di giugno, quando potremo analizzare meglio la situazione sanitaria e l’evolversi dell’epidemia e quindi stabilire definitivamente le sorti dell’edizione 2020“.

Oltre quella data non si potrà andare perchè, come spiega La Rocca, se si deciderà di mettere in pista il Palio tra settembre ed ottobre “la macchina organizzativa deve avere il tempo per mettersi in moto, non si può pensare di fare tutto in qualche settimana. Le Contrade sono rimaste chiuse per mesi, bisognerà dare a tutti il tempo di riorganizzarsi.

E’ proprio di questi giorni la notizia della sospensione definitiva del Palio di Siena, con una motivazione data dal Sindaco della città toscana Luigi De Mossi assolutamente condivisibile: “Il Palio è una festa di popolo e in questo momento, con queste condizioni non la si può vivere“. Le norme sul distanziamento sociale avrebbero portato ad avere una Piazza del Campo vuota, da qui la scelta dolorosa che non veniva presa dalla Seconda Guerra Mondiale.

Senza voler entrare nel merito della decisione presa a Siena, che rispetto pienamente, io ritengo – continua il Gran Maestro – che per quanto riguarda la nostra manifestazione se, e solo se, tra un mese ci saranno le condizioni per poterla svolgere dopo le vacanze con tutta la sicurezza necessaria, senza che questa venga stravolta ma senza che nessuno possa correre dei rischi, non vedo perchè non valutare la cosa, con grande serenità“.

Non si può però dimenticare che le Contrade hanno visto tutte le loro attività bloccate dall’ultimo weekend di febbraio. Una chiusura prolungata che ha tolto loro la possibilità di organizzare tutta quella serie di eventi nei mesi “caldi” di aprile e maggio che notoriamente permettono di coprire i costi di gestione, sia dei loro Manieri, che della sfilata e della corsa. Non c’è il rischio che chiedere alle Contrade di organizzare il Palio tra settembre ed ottobre possa metterle in seria difficoltà?

Questa è una questione che dovrà sicuramente essere affrontata, perchè è evidente che con la chiusura dei Manieri è venuto a mancare il consueto autofinanziamento che permette alle Contrade di continuare a vivere. La speranza è che con la riapertura delle attività commerciali e produttive si possa tornare a riaprire presto anche i Manieri e poter iniziare anche solo parzialmente la loro attività aggregativa, pur con tutte le precauzioni del caso, in modo da poter avere qualche entrata che possa dare un minimo di respiro alle otto Contrade. Perchè non dimentichiamo che le spese di gestione e manutenzione e per alcune di loro per il pagamento delle rate di mutui e finanziamenti accesi negli anni per l’acquisto o la ristrutturazione delle loro sedi sono una voce importante sul loro bilancio”.

“Sotto questo punto di vista – prosegue La Rocca la decisione del Commissario Straordinario di “congelare” in toto i fondi per la manifestazione ha tolto loro anche l’entrata del cosiddetto “soldo”, ossia del contributo che ogni anno viene messo a disposizione delle Contrade per le attività legate alla sfilata. Attività che erano già in atto ben prima della chiusura, perchè realizzare i costumi richiede un lavoro di mesi e mesi, che comporta anche delle importanti anticipazioni di spese. Inoltre non bisogna dimenticare che anche parte del contributo normalmente messo a disposizione dalla Banca Popolare di Milano, main sponsor del Palio, anche con l’assenso delle Contrade, è stato destinato all’acquisto di un’ambulanza donata alla Croce Rossa. E’ innegabile che più di una Contrada, ed aggiungerei anche lo stesso Collegio, qualche problema sotto il profilo economico sicuramente lo dovrà affrontare.

Una decisione, quella del congelamento dei fondi, che secondo La Rocca necessitava di una maggior condivisione tra i componenti del Magistrato del Palio (Comune, Collegio e Famiglia Legnanese): “La Dottoressa Cirelli sostiene che questa condivisione ci sia stata, non voglio assolutamente aprire nuovamente una polemica sulla questione, sulla quale si è forse parlato e scritto anche troppo. Mi limito a dire che nei confronti della cittadinanza, che sta in questo momento soffrendo per una situazione sanitaria ed anche per una crisi economica che nessuno poteva certo immaginare, congelare questi fondi è stato assolutamente corretto. Quello che probabilmente andava meglio valutato è il fatto che comunque le circostanze che hanno portato alla chiusura dei Manieri non hanno significato lo stop di tutte le loro attività. Basti pensare a tutte quelle iniziative benefiche che sono state messe in atto da tutte le Contrade a favore del loro territorio e di chi si è trovato in difficoltà durante questa epidemia. Le Contrade non sono state alla finestra in attesa che questa tragedia finisca, ma si sono rimboccate le maniche per quanto hanno potuto. Non posso nascondere il fatto che un aiuto come quello del “soldo” avrebbe fatto sicuramente comodo sia alle Contrade che, lo ribadisco, allo stesso Collegio.