Crollo delle immatricolazioni in Lombardia

C’è il consistente rischio di uno stallo ancor più accentuato che, secondo le stime di Federauto, potrebbe portare ad una chiusura del mercato auto 2020 con 800.000 unità in meno rispetto all’anno precedente

MILANO –  Il COVID-19 ha colpito duramente il settore dell’automotive italiano sia a livello nazionale sia locale. In Lombardia a maggio il settore ha perso il 42,55% delle immatricolazioni rispetto allo stesso mese del 2019. A livello provinciale, Mantova è risultata la provincia più colpita (-51,55%) mentre Varese, Pavia e Como hanno maggiormente contenuto il tracollo delle immatricolazioni, anche se la perdita rimane comunque consistente (sotto il 40%). G

La tendenza negativa in regione e a livello nazionale – commenta Plinio Vanini, Presidente del Gruppo Autotorino – è confermata anche nelle sedi del Gruppo Autotorino, che registrano una caduta degli ordini che varia tra il -40% ed il -50%. Per dare una dimensione dei contatti intercorsi in maggio con i nostri clienti, a livello di Gruppo, contiamo un terzo in meno sul volume che ci saremmo attesi in condizioni ‘normali’. Siamo consapevoli che il percorso verso il ripristino del mercato Auto, già in sofferenza a inizio anno, sarà lungo, lento e faticoso, per di più con il peso di 2 mesi a vendite azzerate. – Vanini ha poi proseguito – Una sola la certezza: non possiamo pensare di farcela con le sole nostre forze, se non ad un prezzo altissimo. Senza opportuni provvedimenti del Governo c’è il consistente rischio di uno stallo ancor più accentuato che, secondo le stime di Federauto, potrebbe portare ad una chiusura del mercato auto 2020 con 800.000 unità in meno rispetto all’anno precedente, e una perdita occupazionale di 40.000 dipendenti nelle concessionarie (a fronte dei 120.000).

Anche a livello provinciale i numeri manifestano la difficoltà del settore. Secondo i dati Federauto, a maggio nella provincia di Mantova sono state targate la metà delle autovetture (-51,55%, 517 vs 1.067) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; a seguirla è la provincia di Bergamo, che il mese scorso ha visto calare del 48,30% (1.630 vs 3.153) le immatricolazioni rispetto al 2019; terza per impatto la provincia di Cremona, il cui immatricolato a maggio è calato del 46,08% (564 vs 1.046).

Minori, pur sempre rilevanti, gli impatti sulla provincia di Lodi che con 403 immatricolazioni a maggio rispetto alle 727 del 2019 segna un calo del 44,57%; seguono la provincia di Brescia (-43,24% immatricolato maggio 2020), Milano (-41,58% immatricolato maggio 2020), Monza e Brianza (-41,56%), Sondrio (-40,89%) e Lecco (-40,40%).

Le province di Varese, Pavia e Como hanno maggiormente contenuto il tracollo delle immatricolazioni in regione, ma la perdita rimane comunque consistente. In provincia di Varese a maggio 2020 sono state targate 1.765 vetture contro le 2.934 del 2019 (-39,84%). A Pavia e dintorni il mese scorso sono state immatricolate 1.030 autovetture (-39,66%). A chiudere le stime la provincia di Como che il mese scorso ha subito un calo del 39,39% (1.265 vs 2.087).

Tuttavia, con il passare delle settimane e addentrandoci nel mese di giugno, i dati sull’immatricolato mostrano segni di miglioramento anche se la Lombardia, a metà di questo mese, risulta ancora in sofferenza (-14,24% rispetto allo stesso periodo del 2019).