Da Ranco ad Angera in canoa foto

Le foto ed il racconto del nostro tour in canoa sul Lago Maggiore

RANCO – Metti una domenica un po’ così, col sole che viene e va, con tanta umidità, ma con temperature ancora più che accettabili per la fine di settembre.

L’obiettivo è di percorrere alcuni chilometri fra le spiagge di Ranco e l’approdo di Angera, appena sotto la famosa Rocca, edificio storico eretto tra l’XI e il XVII secolo.

Si parte da una spiaggia di Ranco, paesino sul lago di mille anime. Il nome “Ranco” sembra derivi dal verbo “rancàr” o “roncàr” che significa abbattere e bruciare boschi per dissodare oppure dal verbo latino “runcari”, cioè estirpare erbe, zappare o dal germanico “rucken” che significa smuovere.

Questa zona nel 1276 fu teatro della sanguinosa “Battaglia della Quassera” tra i Visconti e i Torriani che cingevano d’assedio proprio la Rocca di Angera.

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Nei secoli successivi tutto il territorio di Ranco passò sotto il dominio dei Borromeo, feudatari di Angera. Le notizie storiche documentate riguardano la Parrocchia a partire dalla visita dell’Arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, nel 1567.

Il Comune di Ranco riacquistò l’autonomia amministrativa nel 1957.

Da lì in avanti le spiagge sono tante, così come le ville che si affacciano sul Lago. Alcune maestose e storiche, altre completamente risistemate e moderne.

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Quasi tutte hanno accesso al lago per le barche, tramite binari in ferro o scivoli vari che permettono il varo.

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Proseguendo per Angera si notano anche i canneti, in gran parte presenti sulla costa.

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Verso Angera si inizia ad intravedere la Rocca da una parte ed Arona dall’altra, città sulla sponda piemontese che sembra a portata di mano dal tanto che è vicina, poco meno di 1200 metri.

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Fra molti improvvisati e l’imbarcadero si arriva quindi ad Angera, proprio sotto la Rocca che oggi ospita il Museo della bambola e del giocattolo che ripercorre la storia del gioco dal XVIII secolo.

La città è storica ed ha origini antiche. Almeno dall’XI secolo al posto dell’attuale Rocca di Angera si trovava una struttura fortificata che poi divenne proprietà degli arcivescovi di Milano.

Nel Duecento la struttura passò in mano alla famiglia Visconti, che la trasformò in una maestosa fortezza, in posizione dominante su tutto il paese. Nel 1449 fu acquistata dalla famiglia Borromeo, attuale proprietaria.

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Angera assunse titolo di Città nel 1497, per nomina di Ludovico il Moro. Nell’aprile del 1954, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, Angera venne ufficialmente denominata città.

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Arriviamo all’imbarcadero soddisfatti per il viaggio compiuto. Adesso però bisogna tornare indietro…