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Patologia con lastra o risonanza=dolore?

Rubrica in collaborazione con Health Care di San Vittore Olona

SAN VITTORE OLONA – Il Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Radiologia dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Catania e Presidente SIRM (Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica) afferma in un articolo redatto da “la Stampa” che annualmente si eseguono 100 milioni di prestazioni radiologiche, con un aumento considerevole di erogazione di questi servizi rispetto al passato (107% in più di esami TAC eseguiti negli ultimi 7 anni).

Tra questi dati compaiono esami eseguiti in regime di ricovero ospedaliero, in pronto soccorso e una buona parte di questa percentuale è rappresentata da esami prescritti da medici di base e specialisti a scopo diagnostico.

Per non tediarvi ulteriormente con dati statistici e numeri arriviamo al dunque…

Frequentemente il paziente viene sottoposto ad esami strumentali che, nella maggior parte dei casi evidenziano anomalie strutturali, problematiche legate ad usura e fisiologico invecchiamento, ad esempio una Risonanza Magnetica o una Radiografia eseguita sulla colonna Lombare, erogata su soggetti sintomatici e non, evidenzierà sicuramente discopatie, disidratazione dei dischi, artrosi, degenerazioni articolari ecc…

Leggere queste parole genera in entrambi i soggetti esaminati preoccupazione circa il proprio stato di salute, conseguente apprensione e comportamenti di evitamento verso attività potenzialmente provocative del sintomo

“TU NON SEI LA TUA RADIOGRAFIA O LA TUA RISONANZA MAGNETICA”

Problematiche muscolo – scheletriche e la percezione del dolore sono processi e situazioni complesse da analizzare, da valutare con obiettività nel loro insieme; occorre esaminare la persona globalmente. La manifestazione clinica di un sintomo non sempre può essere identificata con precisione o attribuita ad una specifica struttura (vedi artrosi o discopatia citate in precedenza) e la percezione del dolore non è imputabile solo a danno fisico; la presenza di dolore non implica danno fisico e viceversa.

Se dovessimo sottoporre tutta la popolazione Legnanese ad una Risonanza Magnetica troveremmo una protrusione o una discopatia in una buona parte dei cittadini, che abbiano dolore o asintomatici. Non per questo dovremmo valutare di trattare tutte queste persone per discopatia o per la protrusione; specie i soggetti che non lamentano dolore.

Sicuramente il referto dell’esame risulta essere un buon punto di partenza su cui costruire valutazione e fisioterapia disegnate sulle esigenze specifiche del paziente, ma non è il punto cardine di tutto il percorso di cura. Infatti in una stessa zona anatomica esaminata con radiodiagnostica esistono più strutture che possono essere responsabili del dolore; protrusione, discopatia, degenerazione artrosica ecc… possono causare sintomi sovrapponibili, non è perciò possibile stabilire con certezza la fonte del sintomo!

Il fisioterapista si occuperà quindi di trattare sintomi e problematiche manifestate dal paziente con un attenzione particolare a desideri del paziente e aspetti funzionali. Il ruolo del paziente sarà quello di affidarsi a professionisti che diano chiara interpretazione del problema e di non lasciarsi scoraggiare da referti che contengano parole all’apparenza terrificanti: protrusione, ernia, artrosi, degenerazione ecc..

Per concludere occorre specificare che l’intento di questo articolo è di educare il paziente alla gestione oculata del proprio disagio fisico senza leggere come se fosse una sentenza un referto di esame radiografico!

HC Health Care
Studio di Fisioterapia
Via Roma 44
20028 San Vittore Olona (MI)
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