In calo le terapie intensive, ma i dati lombardi non fanno sorridere!

Nessun declassamento al momento verso le zona arancione. 186 i morti!

MILANO – Si “svuotano” lentamente le terapie intensive in Lombardia con dati che si stanno normalizzando all’interno degli ospedali, seppure con minore incisività rispetto a quello che si si aspettava in questo momento.

La zona rossa insomma non ha finora portato i frutti sperata e quella brusca frenata che avrebbe potuto aprire scenari migliori per una regione che è costretta ancora a chiudersi in casa.

Oggi il dato dei guariti, anche se molto minore rispetto a ieri, è sufficiente per far diminuire i dati delle quarantene e dei positivi attivi.

dati

Salgono gli ospedalizzati di 29 unità contro la diminuzione di 60 persone di ieri. Terapie intensive: -13 (tot. 932; ieri -4).

Quarantene: -1174 (tot. 139468; ieri -14424)

Guariti: 5858 (ieri 19637)

I tamponi totali sono in diminuzione e francamente non si capisce il perchè visto che di solito il martedì offre un numero elevato. Oggi 31033 (ieri 32862) per un apporto positivi/tamponi totali: 15,74% (ieri 16,09%).

In aumento i decessi con 186 persone rispetto ai 140 morti di ieri.

Aumenta il rapporto positivi/tamponi netti al 42,93%% (ieri 37,32%)

Province lombarde: MI +1442 (ieri +1604), MB +496 (ieri +749), VA +1011 (ieri +848)
I dati di oggi non salvano la Lombardia che si conferma zona rossa almeno fino al prossimo 3 dicembre. Nel silenzio generale e senza alcun particolare accenno da parte del governatore Fontana, non si parla per ora di alcun declassamento, anche perchè gli eventuali dati ‘positivi’ devono essere presenti ed in maniera continuativa già nelle due settimane precedenti.

Si punta adesso al prossimo 3 dicembre per diventare almeno zona arancione.