COVID: indice R/T ovunque inferiore ad 1, ma non basta!

Il ministro Boccia vuole chiudere tutto!

MILANO – L’ultimo dato pubblicato è dell’11 dicembre scorso e fa fede al periodo 18 novembre – 1 dicembre 2020 con l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici pari a 0,82 (range 0,76 – 0,91).

Iniziamo a dire che il dato andrebbe quanto meno aggiornato di fronte ai parametri attuali. Già prima su 20 tra Regioni e Province autonome, 19 hanno un Rt puntuale inferiore a 1.

Questo significa variazioni determinanti nella circolazione del virus che non può essere quella della prima ondata, anzi.

Il report aveva scritto che  “si continua ad osservare una riduzione generale del rischio”. Oggi questo rischio è ulteriormente calato.

In questo report 14 Regioni sono classificate a rischio moderato, due a rischio basso (Basilicata e Molise) e 5 a rischio alto (Emilia Romagna, Provincia di Trento, Puglia, Sardegna e Veneto). Due delle cinque Regioni classificate a rischio alto (Puglia e Sardegna) sono state classificate a rischio alto per 3 o più settimane consecutive.

Significativo il calo delle persone ricoverate in terapia intensiva e il numero di persone ricoverate in aree mediche. Il report però spiega che il tasso di occupazione dei posti letto, però, supera ancora le soglie critica di occupazione a livello nazionale e in 16 tra Regioni e Province autonome.

A maggio eravamo arrivati all 0.5 di indice contagio, di Rt, ma avendo avanti giugno luglio e agosto. Ora grazie alla misure già prese siamo su quella strada ma abbiamo di fronte gennaio, febbraio e marzo e dobbiamo essere responsabili. Dobbiamo sapere che dal 7 gennaio si riparte, ma si riparte mettendo in sicurezza le reti sanitarie il più possibile. Se non lo facciamo durante le feste di Natale, quando dobbiamo farlo…” spiega il ministro Boccia.

Dalle giornate prefestive fino al 6-7 gennaio è più utile chiudere per tutti. Vogliamo chiudere il più possibile”. Misure più restrittive durante le feste di Natale e Capodanno per arginare la diffusione del coronavirus”.

“In questo momento -ha sottolineato Boccia- la decisione che si aspetta riguarda tre giorni, ovvero 25 26 e 31 dicembre che tutto il resto del periodo che è già sottoposto a prescrizioni molto chiare. Ritengo che dalle giornate prefestive fino al 6-7 gennaio è più utile chiudere per tutti. Vogliamo chiudere il più possibile. La mia posizione e quella di Speranza sono note, vogliamo condividerle con le Regioni”,