Italia alle Olimpiadi senza Tricolore e Inno di Mameli

Il CIO mercoledì potrebbe estromettere l'Italia dalle Olimpiadi e costringere gli Azzurri a gareggiare da indipendenti

MILANOLe Olimpiadi di Tokio potrebbero vedere gli Azzurri gareggiare da indipendenti, senza poter vedere il Tricolore sbandierare sul podio nè sentire l’Inno di Mameli.

La clamorosa decisione potrebbe essere presa mercoledì pomeriggio dal CIO, il Comitato Olimpico Internazionale, che starebbe per sospendere il Coni, il Comitato Olimpico Italiano, e di fatto di estromettere l’Italia dalle Olimpiadi.

La decisione nasce dalla richiesta, più volte sollecitata al governo italiano, di modificare la legge di riforma dello sport, voluta dall’esecutivo Lega-5 Stelle e solo parzialmente modificata dall’attuale governo giallorosso, che di fatto pone il Coni sotto il diretto controllo governativo attraverso l’organo isitutizionale Sport e Salute. Una perdita di autonomia che il CIO non ammette e che quindi porterà all’ecslusione della nostra nazione, a meno di un improbabile quanto fulmineo Decreto Legge da emenare nelle prossime ore. Ma con le problematiche che il Governo sta affrontando, c’è da ritenere che difficilmente questo Decreto vedrà la luce.

Per la prima volta nella sua storia, quindi, l’Italia rischierebbe di vedere i propri atleti concorrere sotto la bandiera dei 5 cerchi e non quella italiana e, cosa ancora peggiore, in caso di vittoria non sentiremo risuonare le note di “Fratelli d’Italia”. L’ennesimo pugno in faccia ad una nazione che avrebbe oggi più che mai bisogno di stringersi intorno ai propri colori. Una vergogna a livello mondiale che potrebbe avere pesanti ricadute anche sulle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, con la concreta possibilità di una sospensione dei finanziamenti del Cio all’Italia.