Recupero ex Sanatorio, Brumana risponde a riLegnano

Il consigliere comunale di minoranza interviene sulla questione del recupero della storica struttura

LEGNANOFranco Brumana, candidato alla poltrona di Sindaco ed ora consigliere di minoranza nel consiglio comunale cittadino, risponde al comunicato di riLegnano (leggi nostro articolo QUI >>) in merito agli interventi di recupero e salvaguardia dell’ex Sanatorio Regina Elena, da anni in stato di abbandono.

RiLegnano, forza politica della giunta Radice, ha preso posizione contro un intervento urgente per salvare il salvabile dei solarium.  Ha aperto il suo comunicato rivendicando il suo impegno nella giunta Centinaio per aumentare la fruibilità pubblica del parco ed esaltando l’obiettivo raggiunto dell’ apertura nei fine settimana.

Addirittura ha proposto l’ambizioso obiettivo dell’ apertura tutti i giorni e della qualificazione dell’area con camminamenti e con panchine.
Ha definito il restauro dei solarium come un semplice “sogno” da perseguire “solamente dopo aver chiarito a quali condizioni e per quali finalità sia possibile poi utilizzare queste strutture”.

Ha quindi affondato il colpo, scrivendo che” occorre valutare se ne valga veramente la pena” e manifestando forti perplessità ad investire somme ingenti “solo per mantenere La memoria storica del sanatorio ( rappresentata dalle altre strutture esistenti ) a fronte della presenza in città di molte altri edifici, forse di maggiore importanza”

Ha concluso auspicando niente meno che il primo intervento di sistemazione del parco e la sola “definizione di un progetto di recupero e di utilizzo dei solarium”, siano pronti per il centenario dell inaugurazione del parco nel 2024.
Questo siluro inviato contro i solarium merita una replica.

Sanatorio Regina Elena Legnano

A cominciare dal comportamento della giunta, allora sostenuta da Ri Legnano ,che aveva aperto il parco , chissà perché solamente nei fine settimana e che per 5 anni ha omesso la manutenzione dei solarium, determinando così le condizioni per il loro deperimento.

Il salvataggio dei solarium non può essere concepito come un “sogno” perché costituisce un dovere civico e legale previsto anche dall’ art.9 delle Costituzione . L’omissione delle opere necessarie a preservare i solarium e’ pure sanzionata dall’ art. 733 del codice penale.

RiLegnano è invece di diverso avviso e propone di subordinare il salvataggio e il restauro all’ accertamento della possibilità di utilizzo di questi monumenti. I solarium però hanno dimensioni tali da impedire una utilizzazione nel senso voluto da RiLegnano e cioè quale spazio al servizio di qualcosa.Sono infatti costituiti da due corridoi ricurvi larghi poco più di 2 metri, ai quali si affiancano su entrambi i lati le più larghe verande esterne .

La loro utilità però e’ più importante e consiste nell’ usufruibilita’ del loro valore estetico , culturale, storico, artistico ed emozionale.
Il restauro riqualificherebbe il parco, che potrebbe essere apprezzato consapevolmente nella sua essenza solamente se sarà considerato non solo come un qualunque verde pubblico dotato delle panchine volute da Ri Legnano, ma come un bene culturale straordinario, che attirerebbe visitatori e un turismo intelligente e che è patrimonio prezioso della nostra città.

Sanatorio Regina Elena Legnano

Nessuno si era posto il problema dell’ utilizzo della torre di Pisa, quando vennero eseguiti i lavori per prevenirne il crollo. Così come non ci si deve chiedere se possono essere utilizzati per scopi pratici un quadro o una statua da restaurare.

Non si tratta di spendere soldi solamente per salvare la memoria storica, che peraltro è importante per l’identità di una città e per i sentimenti dei suoi abitanti. La disponibilità di altri edifici storici non ha alcun rilievo e non si può ritenere che Legnano soffra di un eccesso di edifici monumentali . Non è nemmeno corretto concepire una classifica dei beni culturali .

In ogni caso il parco con i solarium restaurati , con il sanatorio e dopo l’eliminazione delle assurde recinzioni interne avrebbe una primaria importanza non solo nell’ambito cittadino.
Le somme da impiegare saranno ben spese e potranno essere ricavate evitando gli sprechi in opere pubbliche inutili o dannose ( come quelle per esempio eseguite durante la giunta Centinaio appoggiata da RiLegnano) o attingendo ai finanziamenti comunitari o regionali.

E’ infine sconfortante, imbarazzante, e irritante che RiLegnano abbia auspicato per il 2024, ricorrenza del centenario dell’inaugurazione del sanatorio la semplice posa delle panchine e la realizzazione dei camminamenti, escludendo esplicitamente il restauro dei solarium. Per questi monumenti si augura solamente un progetto riguardante il loro riutilizzo.

Si spera che l’influenza di RiLegnano sulla giunta sia molto modesta e che la scarsa volontà politica e le titubanze manifestate recentemente per il salvataggio dei solarium non dipenda da questa componente della maggioranza comunale. Se invece questa forza politica avesse la forza di condizionare l’amministrazione comunale di Legnano, alla celebrazione del centenario nel 2024 non ci resterebbe che ammirare le panchine volute da RiLegnano al posto dei solarium, che purtroppo sarebbero ormai distrutti.”

(Foto Gruppo Facebook “Il parco del sanatorio”)