Fontana: nessuna forzatura sulle aperture degli impianti, il CTS aveva detto ok

Il ministro Garavaglia: "Usare i soldi del recovery per gli impianti"

MILANO –  “Abbiamo ascoltato le grida di dolore di tanti operatori, sindaci, rappresentanti. Tutti sono preoccupati ed angosciati per quanto accaduto. E’ un colpo decisivo per tanti comprensori. Meno di una settimana fa il cts aveva dato il via libera. Ci eravamo attrezzati con una ordinanza per far riprendere lo sci nel rispetto delle regole. Avevamo aperto nella misura massima del 30% della portata. Poi è arrivata questa doccia gelida“.

Così Attilio Fontana intervenuto col ministro per il Coordinamento di iniziative del settore del Turismo, Massimo Garavaglia.

Credo che il sistema andrà rivisto anche sui cambiamenti di colore. E’ tutto schizofrenico“.

C’è stato un danno per una scelta del governo – ha spiegato Garavaglia -. Era importante capire il danno e bisogna dare una risposta concreta e da subito. La montagna è stata dimenticata. Non è arrivato nulla. Alberghi che non hanno lavorato per 10 mesi“.

La chiusura ha portato alla perdita di 4  miliardi e mezzo finora” spiega Garavaglia.