Calcio giovanile: non si vede alcuna ripresa per il futuro!

Moltissimi bambini lasceranno il calcio

MILANO – La situazione è sotto gli occhi di tutti: il calcio giovanile non interessa i vertici della Figc. Non se ne parla, non si vede il futuro, non si capisce quale sia il piano per la ripresa.

In tutte le altre nazioni, o quasi, non si è mai smesso di fare calcio. Chi ha smesso lo ha fatto per un periodo circoscritto, ma adesso ha posto le basi per una ripartenza. Un futuro che finora chi pratica calcio in Italia, professionisti a parte, non vede assolutamente.

Proprio questa mancanza di certezza sta minando e non poco la fiducia dei ragazzi. I genitori che hanno pagato per l’intero anno, vedono adesso nella migliore delle ipotesi solo allenamenti individuali. Non è calcio sia chiaro: manca l’aspetto sociale, lo spogliatoio, il gruppo e ovviamente manca la spinta della competizione.

Oltre ad impoverire i ragazzi dal punto di vista tecnico, si crea uno stop incredibile alla voglia di continuare.

Moltissimi hanno già smesso, altri hanno interrotto la propria crescita. Anche i tecnici che allenano i ragazzi, spesso e volentieri da volontari, potrebbero allontanarsi in maniera definitiva. Ci saranno ripercussioni sotto tutti i punti vista e a pagare le conseguenze sarà tutto il mondo del calcio in Italia.

Chi poi pensa che la mancata partenza sia legata alla gravità della pandemia sbaglia. In Sardegna, unica zona bianca in Italia, Governo e Lega nazionale dilettanti ancora non si sono pronunciati sull’avvio del calcio. Non esiste al momento alcun protocollo per i dilettanti e per le squadre giovanili. Nessuno ha deciso sulla ripartenza dei campionati. Ma da più parti si chiede di ripartire a settembre.