“Sognando la Libertà, il partigiano Sandro”, Alberto Centinaio dedica un libro a Samuele Turconi

La seconda opera di storia locale dell'ex Sindaco legnanese, questa volta dedicata alla storica figura del "Partigiano Sandro", scomparso nel 2009

LEGNANO – Le vicende della Resistenza legnanese e la figura di Samuele Turconi, scomparso nel febbraio del 2009, rivivono in un libro scritto dall’ex Sindaco di Legnano Alberto Centinaio (nella foto accanto alla copertina).

Samuele Turconi si meritava che l’oblio del tempo non scendesse su di lui – scrive l’ex Primo Cittadino legnanese – Soprattutto, la sua testimonianza doveva essere trasmessa alle giovani generazioni perché non dimenticassero quante sofferenze molti uomini e donne di allora avevano patito nel corpo e nell’animo per ridare la libertà al nostro popolo oppresso dalla dittatura.”

Una frase racchiude tutta l’esperienza di Samuele. Al termine delle interviste mi disse: “Ho combattuto per ridare la libertà al nostro popolo. Non ho mai chiesto nulla in cambio e sono felice di averlo fatto, anche se il prezzo è stato alto”. Questo racconto è dedicato a tutte le donne e a tutti gli uomini dimenticati che hanno combattuto per la libertà del nostro Paese durante il periodo della dittatura fascista e dell’occupazione nazista“, conclude Centinaio.

Pubblicato dalla casa editrice La memoria del mondo con il patrocinio della sezione legnanese dell’Anpi, “Sognando la Libertà, il partigiano Sandro“, descrive come in un romanzo le vicende della Resistenza nella Città del Carroccio, rivissute da uno dei protagonisti, intervistato da Alberto Centinaio, alla sua seconda opera dedicata a questo tema, dopo “Giorni di guerra. Legnano 1939-1945“, scritto con Giorgio Vecchio e Nicoletta Bigatti nel 2001 e pubblicato da Eo Ipso.

Samuele Turconi
Alberto Centinaio Sognando la Libertà, il partigiano Sandro

Si legge come un romanzo, e ogni pagina invita a passare alla successiva, “per vedere come la storia va a -finire” – scrive Giorgio Vecchio nella prefazione del libro – Non si tratta di un frutto di fervida fantasia: le vicende qui raccontate sono tutte vere. Il loro protagonista le ha narrate nei dettagli dopo aver taciuto per decenni. Di Samuele Turconi si sapevano già parecchie cose. Il suo volto e il suo nome non erano rimasti sconosciuti a Legnano e in Valle Olona. Le storie della “battaglia di Mazzafame” e della sua rocambolesca fuga dall’ospedale, dopo essere stato ferito e arrestato, sono note e più volte rievocate. Ma questa testimonianza offre qualcosa di più, perché mette in ordine tutti gli episodi, li arricchisce di particolari inediti, spiega le motivazioni dell’agire di Samuele.”

Un racconto che ci riporta nel pieno delle vicende della Resistenza legnanese, non tralasciando di scavare negli anni precedenti per mostrarci una realtà che appare sideralmente lontana rispetto a oggi: la Legnano delle cascine, delle stalle, dei boschi. Ma anche la Legnano operaia, quella della Franco Tosi e delle tante altre aziende, con le centinaia di tute blu a riempire le strade; la Legnano resistente al fascista e al tedesco. Senza dimenticare la presenza della Legnano fascista, con il suo universo di protagonisti: chi mosso ancora da un ideale (per quanto distorto), chi semplicemente sprovveduto, chi invece pronto a speculare e, peggio, a imprigionare, vessare, torturare. È bene non dimenticare mai questo caleidoscopio di volti e di cuori: è la complessità di ogni società e quindi anche della nostra. Pretendere di rinchiudere tutti entro caselle pressate è un abbaglio colossale.”