Giuseppe La Rocca: “Decisione di spostare il Palio a settembre condivisa con l’A.C. Legnano”

Il Gran Maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade sorpreso dalle parole del Presidente Onorario del club lilla

LEGNANO – Le parole del Presidente Onorario dell’A.C. Legnano Diego Munafò (“Quello che sta venendo fuori non è un Palio, nonostante lo stiano facendo passare per tale”) non sono piaciute al Gran Maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade Giuseppe La Rocca, uno dei tre Magistrati del Palio di Legnano.

Sono rimasto molto sorpreso dalle parole di Diego Munafò – ha esordito La Rocca spiegando la sua posizione a Sport LegnanoIl primo passo che è stato fatto mesi fa quando abbiamo cominciato a pensare di spostare il Palio da maggio a settembre è stato assolutamente quello di prendere contatti con la presidenza dell’A.C. Legnano per rispetto nei confronti della società lilla. Solo quando abbiamo avuto il parere favorevole della dirigenza lilla a spostarsi in un altro campo è partita tutta l’organizzazione“.

Mi viene il dubbio che i due fratelli Munafò non si siano parlati – continua il Gran Maestro – Noi abbiamo avuto l’OK del Presidente Giovanni Munafò, che si è mostrato da subito collaborativo e comprensivo. Poi è intervenuto il Comune che ha assicurato il proprio intervento nella sistemazione e nel rifacimento del terreno di gioco dopo la rimozione della pista.”

In una realtà come quella del Palio, sempre attenta ai valori cittadini, come si può pensare di non rispettare e non considerare una realtà come il Legnano Calcio che ha sempre portato lustro alla Città del Carroccio. Ed in ogni caso i padroni di casa sono loro, come possiamo pensare di intraprendere qualunque iniziativa che riguardi lo Stadio Mari senza per prima cosa sentire il loro parere?“, ha sottolineato La Rocca.

Certo che, a meno di due mesi dal Palio, ancora non esiste la certezza sul numero di spettatori che potranno accedere alle tribune dello Stadio di Via Pisacane. E nella malaugurata ipotesi che questi possano essere poco più di un migliaio si aprirebbero scenari abbastanza “divisivi”: come ed a chi assegnare i pochi posti a disposizione di ciascuna Contrada, tenendo presente che la gran parte degli spettatori paganti è data dai contradaioli?

Sfugge infatti un particolare, a cui spesso non si è dato il giusto rilievo: ossia che le Contrade normalmente sono tenute ad acquistare quasi il 50% dei biglietti in prevendita, e gran parte del rimanente finisce comunque per essere fruito dagli stessi contradaioli ed appassionati. Il rischio è che si vengano a creare situazioni spiacevoli all’interno dello stesso mondo dei Contradaioli, buona parte dei quali giocoforza dovrà restare fuori dallo Stadio…

Francamente – ammette il massimo rappresentante delle Contrade – pensare ad un solo migliaio di persone all’interno del “Giovanni Mari” sarebbe innopportuno, tenendo presente che da questo numero bisognerebbe poi detrarre anche quello degli sfilanti, che anche se la sfilata sarà in formato ridotto, non saranno meno di 300. Noi stiamo continuando a lavorare con la speranza che il numero di spettatori possa salire. Mille persone allo stadio sarebbero un colpo d’occhio inimmaginabile, le tribune sembrerebbero tristemente vuote“.

Ma se alla fine si arrivasse ad avere davvero solo un migliaio di spettatori ammessi, che decisione verrà presa? “Lunedì si terrà un Comitato Palio, che ha proprio questo tema all’ordine del giorno e sicuramente verrà toccata questo argomento. Bisognerà poi valutare le modalità di accesso ed uscita dal campo ed il prezzo dei biglietti.”

Tra i favorevoli alla disputa del Palio anche in queste condizioni prevale il timore che un altro anno di stop forzato potrebbe significare la sua fine: “Per questo motivo ci si sta sforzando per cercare di organizzarlo, sono anch’io del parere che restare al palo anche nel 2021 potrebbe essere pericolo per il futuro della nostra manifestazione“, ha concluso il Gran Maestro Giuseppe La Rocca.

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