Asti, 12 Rettori vogliono il Palio, ma il Sindaco dice no

Il Primo Cittadino astigiano irremovibile, il Palio nella 2021 non si farà

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ASTI – I Rettori di dodici tra Rioni, Borghi e Comuni partecipanti al Palio di Asti hanno scritto una lettera aperta al Sindaco Maurizio Rasero per chiedere di correre il prossimo 12  settembre.

Caro Sindaco – si legge nella lettera – felici apprendiamo dagli organi di stampa che Asti risulta essere una delle province più virtuose d’Italia, con il più basso tasso di contagiosità da Covid 19.

Alla luce di questo, consapevoli di vivere ancora una situazione straordinaria, facciamo tesoro di quanto da te consigliato lo scorso anno, per spronarci ad essere coraggiosi e ti chiediamo, come facesti tu con noi, di buttare il cuore oltre l’ostacolo.  

Più volte, l’anno passato ci hai detto di essere fiduciosi e che avresti potuto organizzare il Palio da una settimana all’altra, se solo noi te lo avessimo chiesto. Consci di aver perso l’occasione nel 2020 e memori delle tue parole, non vogliamo lasciare nulla di intentato perché la città non debba essere privata del suo Palio e di tutto quello che ne comporta. Vorremmo dimostrare che grazie al green pass i grandi eventi possono svolgersi e tornare al loro splendore come già altri Comuni italiani hanno fatto. 

Ti chiediamo perciò lo sforzo di troncare ogni indugio, di metterci il cuore e la determinazione di cui sei capace, di rispondere in maniera straordinaria a questa nostra richiesta allestendo Piazza Alfieri, cuore della nostra città, per il Palio straordinario 2021 domenica 12 settembre od in eventuale altra data corrente.

Noi non vogliamo smettere di crederci.

L’appello, sottoscritto dai massimi rappresentanti dei Rioni San Paolo, San Secondo, Santa Caterina, dei Borghi Don Bosco,  San Marzanotto, San Lazzaro, San Pietro, Tanaro, Torretta, Viatosto e dei Comuni di Baldichieri e di San Damiano, non ha trovato, come era facile immaginare, l’assenso del Primo Cittadino astigiano.

Come riporta il quotidiano “La Stampa”, il Sindaco Rasero non ha infatti nessuna intenzionedi ritornare sulle proprie decisioni: “Prendo atto della lettera, ma non cambia la situazione, anche nell’ultimo tavolo in Prefettura è stato ribadito come la scelta di non correre il Palio sia quella corretta ha spiegato – In merito alla lettera ribadisco: ne esce un mondo del Palio diviso e non solo tra colori, perché ci sono posizioni differenti anche all’interno degli stessi comitati, persone che la pensano diversamente anche sotto la stessa bandiera“.

Intanto il Consiglio del Palio, originariamente in programma per il prossimi lunedì 30 agosto e che all’ordine del giorno, tra le altre, le “considerazioni sull’annullamenti del Palio 2021”, è stato rinviato al 13 settembre, il giorno successivo a quello dell’ipotetico Palio. Una decisione che di fatto toglie ogni possibilità di discussione della proposta dei dodici Rettori.

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