Campo Via dell’Amicizia, la proposta dei Frogs Legnano

Caduto nel vuoto l'appello dell'Assessore Bragato, il campo è stato nuovamente utilizzato abusivamente

LEGNANO – Come era facile immaginare, l’appello dell’Assessore allo Sport Guido Bragato è rimasto del tutto inascoltato. Il campo di Via dell’Amicizia, infatti, ha continuato ad essere utilizzato del tutto abusivamente dai ragazzi del quartiere anche nella giornata di ieri, come testimoniano le nuove immagini che ci sono state inviate.

Danni al campo di Via dell’Amicizia, Guido Bragato: “Episodi inqualificabili”

Arrivato questa sera [ieri sera, giovedì 5 agosto – NdR] al campo ho notato con rammarico che le parole dell’Assessore non sono servite a nulla… Oggi addirittura hanno preso una panchina del parco e l’hanno utilizzata per scavalcare più facilmente… Qua non servono più le parole, bisogna intervenire“, ha commentato amaramente Matteo Guarneri, Vice-presidente dei Frogs Legnano, una delle tre associazioni sportive che utilizzano il campo dell’Oltrestazione.

La panchina usata per scavalcare la recinzione
Campo Via dell'Amicizia Legnano

Intervenire, ma come? Come ha giustamente sottolineato l’Assessore Bragato, non è certo possibile pensare ad una sorveglianza continua della struttura. E’ evidente che servono altre soluzioni, una delle quali potrebbe essere quella proposta da Guarneri: “Pensare all’installazione di un sistema di allarme, se poi nessuno interviene tempestivamente, serve a poco. Lo stesso dicasi per la videosorveglianza: se nessuno guarda poi i video, anche questa non serve a nulla. La soluzione, a mio avviso, potrebbe essere la gestione diretta del campo da parte delle società sportive che lo utilizzano.

Una recinzione divelta
Campo Via dell'Amicizia Legnano

Il motivo è presto detto: “Noi abbiamo già espresso l’interesse per la gestione, che permetterebbe di poter organizzare l’utilizzo di campi in maniera regolare, facendo in modo che i ragazzi del quartiere, invece che entrare di nascosto creando danni alle recinzioni ed alle strutture, possano avere degli orari precisi per sfruttare la struttura quando non è utilizzata dalle società sportive. Magari anche a titolo gratuito o comunque a costi ridotti, con la presenza di un custode per il controllo degli accessi e con le relative coperture assicurative.”

Con questa proposta, il quartiere si verrebbe a trovare una struttura aperta al pubblico in modo regolamentato ed in piena sicurezza per chi vi accede. Un vero centro di aggregazione per un quartiere che ne ha certamente bisogno.