Palio di Legnano, in Basilica l’Investitura del nuovo Gran Maestro

Il discorso di apertura del neo eletto Raffaele Bonito

LEGNANO – La Basilica di San Magno ha ospitato oggi a mezzogiorno la Cerimonia dell’Investitura Religiosa del nuovo Gran Maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade Raffaele Bonito.

Nel discorso di apertura del suo mandato, tenuto nel salone della Famiglia Legnanese alla presenza della altre Autorità del Palio e delle Reggenze delle otto Contrade, il neo eletto Gran Maestro ha affrontato alcuni temi, tra cui spiccano l’importanza cultura e sociale della manifestazione legnanese e la necessità di lavorare tutti insieme, secondo lo spirito della “Concordia”, non a caso presente anche nel motto del Collegio.

La cerimonia odierna lascia spazio a numerose riflessioni e considerazioni, che spaziano dalla storia del nostro Palio sino ai legami che stringono gli Enti Fondatori e le Contrade, in un patto saldo che ha permesso, sin dal secolo scorso, di poter continuare a celebrare – ‘secondo antica e consacrata tradizione’ – l’unicità culturale e sociale espressa dalla nostra città: il Palio, che sempre più frequentemente definiamo come un’esperienza aggregativa di carattere sociale. Definizione più che calzante, ma noi tutti – Magistrati, Reggenze, Contradaioli e Legnanesi – siamo molto altro.

Il Gran Maestro Raffaele Bonito
Raffaele Bonito Gran Maestro Collegio Capitani

Il Palio è unione d’intenti. Aspetto tutt’altro che trascurabile, come recita anche parte del motto del Collegio dei Capitani: ‘In corde concordes’, e che recentemente è stato ulteriormente sottolineato con l’intitolazione del piazzale antistante la ‘Casa del Palio’, il Castello di Legnano, come Piazza della Concordia.
Cos’è la concordia? Essa non è semplicemente la conformità di sentimenti, di voleri, di opinioni fra più persone; essa è il raggiungimento di un’armonia spirituale finalizzata a un comune, costruttivo, obiettivo.
La concordia è un intreccio simile a quello che su un telaio costituisce un tessuto.
I fili di trama sono le Contrade, il Collegio, la Famiglia Legnanese, il Comune, i Contradaioli che si intersecano con i fili d’ordito, ovvero con la storia, la tradizione, i riti, le comunità culturali del nostro territorio.
La concordia tra i vari elementi permette, oggi così come 845 anni fa, di creare un senso di adesione e condivisione unico e irripetibile.

Il giuramento prestato oggi non è dunque un’espressione formale o un vuoto contenitore. Il giuramento è una presa di coscienza che tutti dobbiamo tenere bene a mente – io per primo – di un impegno che abbiamo nei confronti della storia e rispetto alle generazioni future.
La forza che scaturisce dall’unione tra i singoli fili costituisce un tessuto sul quale costruire l’abito del Palio: tanto più bello e forte sarà ciò che andremo a intrecciare, tanto ne guadagnerà tutta Legnano.
Ringraziandovi nuovamente per essere intervenuti oggi, auguro a tutti buon lavoro, per rendere la nostra manifestazione storica sempre più vissuta e partecipata dall’intera cittadinanza.”