Il crollo del settore auto in Italia

La tempesta perfetta sul mondo automotive in Italia. Il 2021 segna il quinto mese consecutivo con flessione a doppia cifra

MILANO –  Secondo i dati diffusi oggi dal CED del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, novembre ha totalizzato 104.478 immatricolazioni di autovetture con una variazione tendenziale del -24,6% sul pari mese 2020 e -30,6% nel confronto con novembre 2019. I volumi immatricolati da inizio anno raggiungono le 1.371.166 unità, con un aumento del +8,6% sul 2020 e un calo del -22,7% sul 2019 (disavanzo di oltre 400.000 unità).

“Ormai la c.d. tempesta perfetta sul mondo automotive, tra vulnerabilità del sistema produttivo per carenza di materie prime e semiconduttori, transizione green, incentivi esauriti e conseguenze della pandemia, porta una continua decrescita del mercato auto, in una spirale negativa con effetti impietosi sui bilanci aziendali e i livelli di occupazione del comparto distributivo”, dichiara Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto.

“Si tratta del quinto mese consecutivo con flessione a doppia cifra che porterà l’anno a chiudere sotto 1,5 milioni di pezzi: un livello davvero critico. Purtroppo, nonostante le aperture manifestate dal Governo nel corso del Tavolo automotive lo scorso ottobre, al momento, il DDL Bilancio per il 2022 non prevede alcun finanziamento per l’acquisto di veicoli a zero e basse emissioni, interrompendo quel sostegno alle migliori tecnologie ad oggi disponibili sul mercato, che è indispensabile per accompagnare la clientela nella difficile transizione verde. Tuttavia – prosegue De Stefani – auspichiamo che le recenti dichiarazioni del Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, possano, attraverso un emendamento governativo alla manovra, concretizzarsi in un piano d’azione strutturale e specifico per le autovetture e i veicoli commerciali leggeri per il prossimo triennio”.

“L’utilità delle risorse fino ad oggi messe in campo – continua De Stefani – si osserva sia nell’abbattimento progressivo della CO2 attraverso la sostituzione delle auto circolanti più vecchie, inquinanti e insicure, sia nella crescita delle vetture elettriche, la cui quota di mercato è in ascesa ma con volumi ancora contenuti per raggiungere gli ambiziosi target fissati nel PNRR”.

La leva strategica è nelle mani del Governo che deve imprimere, ora, la giusta accelerazione al processo di diffusione delle alimentazioni più ecologiche a ridotte emissioni, definendo un adeguato programma per l’automotive, inclusivo di sostegno alla domanda, sviluppo capillare dell’infrastruttura di ricarica e interventi di riconversione industriale. Il ritardo del mercato italiano, rispetto ai principali competitor europei, deve essere colmato in fretta al fine di rendere sostenibile, sul piano economico, sociale ed ambientale, la transizione ecologica nel nostro Paese. In caso contrario, gli obiettivi non saranno realisticamente raggiungibili”, conclude De Stefani.

Sul lato dei canali di vendita, i privati registrano -26,1% sullo stesso mese 2020 e -17,2% su novembre 2019 mentre negli undici mesi il differenziale delle immatricolazioni è pari a +7,4% sul 2020 e -14,8% sul 2019, con una quota di mercato cumulata del 63,3%. Le vendite a società hanno chiuso a -16,8% nel mese (-55,2% su novembre 2019) mentre nel progressivo da inizio anno l’incremento è del +7,5% (q.d.m. 13,9%). Il noleggio segna complessivamente -23,6% nel mese e +13,7% da inizio anno (q.d.m. 22,8%).

Sul fronte delle alimentazioni, le vetture benzina e diesel perdono volumi nel mese (pari a -34% e -52%) e una rappresentatività che dall’inizio del 2021 scende rispettivamente a 30,2% (-7,9 p.p. rispetto a gen-nov 2020) e 22,4% (-11,2 p.p. rispetto a gen-nov 2020). Il GPL (-10,7% mese e +15,5% anno) si attesta al 7,3% di quota da inizio anno, mentre il metano (-31% mese e +4,2% nel consuntivo annuo) a 2,2%. I veicoli BEV, HEV e PHEV raggiungono rispettivamente quote di mercato cumulate del 4,4%, 29,1% e 4,4%.

Negli ultimi tre giorni di novembre è stato immatricolato il 31,2% del totale mercato, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari, secondo le elaborazioni sui dati Dataforce, hanno rappresentato l’8,8% dei volumi di vendita mensili.