Pedemontana, leciti i pedaggi senza casello

L'Autorità per la concorrenza respinge i ricorsi degli automobilisti ignari di dover pagare un pedaggio

MILANO – Disco rosso dell’Autorità per la concorrenza ai ricorsi degli automobilisti ignari di dover pagare un pedaggio per percorrere l’autostrada Pedemontana lombarda. Nessuna vessazione e nessuna violazione del codice del consumo, dispone una sentenza dell’Autorità del 21 dicembre scorso, che ha esaminato una pioggia di ricorsi del triennio maggio 2018-maggio 2021. Al contrario però Pedemontana dovrà migliorare la sua comunicazione agli utenti.

Le prescrizioni obbligatorie di Agcm alla società controllata da Regione Lombardia col 53% delle quote- che gestisce la A36 da Cassano (nel varesotto) a Lentate nel monzese e le tangenziali di Varese e Como (41 km circa a pagamento)- riguardano cartelli esplicativi “Autostrada a pedaggio senza barriere-pagamento entro 15 giorni” all’ingresso delle rampe e diciture del tipo “Pagamento pedaggio a cura degli utenti entro 15 giorni” e “Modalità pagamento sito internet Pedemontana” sui pannelli luminosi sovrastanti l’autostrada. Oltre a un taglio dei tempi sui secondi- onerosi- solleciti. Non più a 90 ma a 60 giorni dalla prima richiesta di pagamento. La protesta degli automobilisti sprovvisti di Telepass si era inasprita specialmente nei casi di chi aveva ricevuto solleciti di pagamento con notifiche costose o addirittura raccomandate di recupero crediti non sapendo di aver percorso tratte a pagamento.

Tutto nasce dal fatto che la Pedemontana riscuote notoriamente i pedaggi senza casello, ma misurando le percorrenze con tecnologie che lungo la strada calcolano il chilometraggio. Chi ha dispositivi a bordo come Telepass paga in automatico. Gli altri con bollettino successivo, liquidabile anche on line. Ma chi non è un habituè dell’arteria spesso cade dalle nuvole.

Pedemontana

Speranze gelate dall’Autorità, che ha coinvolto nel procedimento anche l’Autorità di regolazione dei Trasporti, che ha però ribadito di riconoscere la “peculiarità” della riscossione operata da Pedemontana, che si è anche difesa in una memoria depositata a Agcm a giugno scorso. Il sistema di esazione, “Free Flow Multi Lane (FFML)“, che consente “la commisurazione dell’importo del pedaggio in base all’effettivo utilizzo dell’infrastruttura, evitando il ricorso a caselli e barriere fisiche, sia all’ingresso sia in uscita“, è realizzata- si legge nella ‘sentenza’ Agcm che riprende un parere dell’autority per i Trasporti- “in conformità alle prescrizioni formulate dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE), competente ad approvare– ai sensi della legge 443/2001– il programma di realizzazione delle infrastrutture pubbliche di preminente interesse nazionale”. Lo stesso sistema tariffario è stato approvato dall’Autorità di regolazione dei trasporti con la delibera 106/2020.

L’autorità di regolazione dei Trasporti reputa quindi che “l’impegno di Pedemontana a modificare la segnaletica di tipo verticale posizionata sulle rampe di ingresso del tracciato autostradale, possa rappresentare un’iniziativa migliorativa volta a consentire agli utenti di avere una più evidente percezione di intraprendere un’autostrada a pedaggio senza barriere, permettendo quindi agli utenti stessi di effettuare consapevolmente la relativa scelta“.

(fonte “Agenzia DIRE”)