Benzina fino a 2,5 euro al litro per la guerra in Ucraina?

Problemi enormi anche per il gas

MILANO –  Oggi ci si interroga su quella che potrà essere l’evoluzione a fronte del nuovo scenario di crisi. Un primo step è che il petrolio si fermerà sopra la soglia psicologica dei 100 dollari al barile (raggiunta nell’agosto del 2014).

Il prezzo alla pompa aumenta di altri 10 centesimi ed i carburanti hanno superato i limiti raggiunti nel 2012.  In autostrada o nelle grandi città il prezzo è superiore ai due euro al litro ed il prezzo medio è già vicino a 1,9 euro al litro.

Potrebbe però andare peggio qualora il conflitto si allarghi: benzina e gasolio schizzerebbero verso 2,50 – 3 euro al litro fino a rendere impossibile la mobilità con conseguenze dirette sui prezzi della merce di prima necessità.

A questo anche un mega aumento del gas a causa delle ridotte forniture col Nord Stream 1, in funzione ormai da undici anni, che porta gran parte del gas che consuma la Germania, che potrebbe venire temporaneamente disattivato con conseguenze catastrofiche