Stadi di calcio al 100%? Soltanto da marzo

Mentre tutto il mondo si lascia la pandemia alle spalle in Italia si continua con la prudenza

MILANO – Gli stadi di calcio continueranno ad essere in presenza al 50%. Assurda e quanto meno opinabile la decisione del governo anche alla luce di quanto sta succedendo nel mondo. che si lascia la pandemia alle spalle guardando ad una normalità che nella nostra penisola è impensabile.

In Italia nonostante il super green pass ed il boom assoluto di vaccinazioni (la Lombardia è PRIMA AL MONDO per il booster) si continua sulla linea della prudenza che di fatto ci sta facendo perdere terreno nei confronti del resto del mondo, sia dal punto di vista economico che di quello sociale.

Accade così che il giorno utile per tornare allo stadio al 100%, almeno all’aperto, ci vorrà ancora quasi un mese.

Ma le assurdità nel mentre non si contano più: accade infatti che gli stadi rimangono al 50% di capienza, ma alcuni settori degli stadi stessi segnano il tutto esaurito, come ad esempio nelle curve con distanze assolutamente non rispettate. Il senso di tutto questo? Favorire l’assembramento in alcune zone dello stadio e lasciare completamente vuoto il resto. Una scena alla quale ormai assistiamo a bocca aperta, convinti che chi porta avanti queste decisioni non sia del mestiere.

A dar man forte a questi decisioni cervellotiche e senza senso ci ha pensato pure il virologo di Rho, Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’ Istituto Galeazzi: “Spero che a marzo potremo arrivare al 100% di capienza negli stadi, si vede la luce. Il virus non andrà via, ma la dimensione numerica dei contagi diminuirà. La pandemia finirà quando non se ne parlerà più, quando tollereremo l’epidemia”.

Siamo quasi convinti che in Italia sarà davvero difficile farla andare via….