Lilla: che batosta!

Perdere 4-0 con una squadra che ne aveva presi 6 tre gg prima

LEGNANO – A chi si chiede perchè lo stadio Mari non sia più pieno come in passato, perchè si faccia fatica ad avere più persone in tribuna, perchè il calcio in città abbia meno appeal di un tempo (manco troppo lontano), rispondiamo col punteggio di ieri: FRANCIACORTA 4 Legnano 0.

Ecco, iniziamo da qua per una disanima complessiva di quello che da anni a questa parte, comporta essere tifosi lilla: delusioni. Solo delusioni, continue e dure.

Sarebbero state sei finali, lo avevamo scritto a caratteri cubitali: 6 FINALI. Sul tavolo ben 18 punti a disposizione.

L’avversario del turno pre pasquale era di quelli abbordabili, tanto da aver preso 6 reti dal Villa Valle solo qualche giorno prima. Non sarebbe stata una passeggiata, lo si sapeva comunque. Ma manco una debacle di queste dimensioni.

Di chi la colpa? Fate vobis. Anche perchè se dovessimo scrivere che il Legnano ha giocato male mentiremmo. Ma scrivere che il Franciacorta ha agito solo di rimessa non mette a pari le cose. Ad Adro i tifosi lilla che hanno seguito la squadra in un giovedì lavorativo tornano a casa con le pive nel sacco, ben consapevoli che anche quest’anno è andato.

Non ci rimettiamo più a fare calcoli, non parleremo di playoff.

Diamo la colpa a mister Sgrò? Via, siamo seri. Il mister ha fatto anche oltre col materiale di cui disponeva.

La colpa alla società? Anche in questo caso: chi la gestisce sgancia soldi in una città in cui lo sport è relegato ai piani bassi ormai da decenni, senza che ci fosse (basket escluso) un sussulto! La politica è la grande assente: assente quando il Legnano è fallito. Assente anche adesso sulle tribune e nei palazzi. Assente quando si tratta di dare una mano. Assolutamente assente quando si parla di sport.

Rimaniamo forse troppo collegati ai festi del Legnano che fu, coi i ricordi sbiaditi di una serie A ormai preistorica, consapevoli che la realtà attuale è inevitabilmente questa, da anni ed anni.

Quindi di cosa ci si scandalizza? Forse dell’ennesima forte delusione in un momento in cui ci girava tutto bene? Sette risultati utili consecutivi ed un cammino in campionato che poteva scrivere ben altra storia da qui a maggio. Invece “patem” un’altra volta, l’ennesima volta.