Speciale Medicina – Epatite acuta da causa sconosciuta, allerta in Europa ed in Italia

I risultati di uno studio condotto dal Sars-CoV2 Italian research enterprise e pubblicato su Nature

LEGNANO – Il Ministero della Salute [2] ha pubblicato il 23 aprile un bollettino di allerta che fa seguito alle numerose segnalazioni occorse in Europa di una nuova forma di epatite acuta che colpisce i bambini sotto i 10 anni di età.

Cosa vuol dire da causa sconosciuta? Casi di epatite acuta purtroppo occorrono già da molti anni nei bambini piccoli ( e non solo) ma solitamente è possibile isolare l’agente virale che l’ha causata ( si conoscono ad oggi cinque tipi di Virus dell’epatite classificati in ordine alfabetico A, B, C, D ,E). In questi nuovi casi al contrario l’agente causale è al momento sconosciuto.

Ma veniamo ai fatti:  la prima segnalazione è datata 5 aprile 2022, quando l’OMS [1] è stata informata su 10 casi di epatite acuta grave ad eziologia sconosciuta in bambini di età inferiore ai 10 anni, precedentemente sani, osservati nella Scozia centrale. Di questi 10 casi, 9 avevano presentato sintomatologia nel marzo 2022 mentre per un caso l’esordio dei sintomi risaliva a gennaio 2022.
La sintomatologia includeva ittero (segno clinico per cui la cute tende a diventare giallastra), diarrea, vomito e dolore addominale. Tutti e 10 i casi sono stati identificati in seguito a ricovero. In un caso è stato necessario ricorrere al trapianto di fegato.

Il 12 aprile 2022, i casi osservati nel Regno Unito a partire da gennaio 2022, erano in totale 74, la maggior parte dei quali in bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni: 49 casi sono stati osservati in Inghilterra, 13 in Scozia e il resto in Galles ed Irlanda del Nord.
Dei 13 casi riportati dalla Scozia, in due coppie i casi erano epidemiologicamente collegati. Tre casi sono risultati positivi all’infezione da SARS-CoV-2, 5 sono risultati negativi e per 2 casi è stata documentata una pregressa infezione da Sars-CoV-2 nei tre mesi precedenti l’esordio dell’epatite. Undici di questi 13 casi sono stati sottoposti a test per Adenovirus e 5 sono risultati positivi.

La presentazione clinica dei casi identificati al momento nel Regno Unito risponde ad una grave epatite acuta, con livelli aumentati degli enzimi del fegato (AST o ALT maggiori di 500 IU/L) e in molti casi, con ittero. Come sopra accennato, i casi hanno riportato sintomi gastrointestinali, tra cui dolore addominale, diarrea e vomito nelle settimane precedenti. La maggior parte dei pazienti non presentava febbre. Alcuni sono stati ricoverati presso unità di epatologia pediatrica e in alcuni casi è stato necessario procedere ad un trapianto di fegato.

Al 21 Aprile 2022 il Regno Unito riferisce 108 casi, di cui 8 sottoposti a trapianto.

Va sottolineato che non è stato identificato alcun legame con il vaccino anti COVID-19 e un questionario somministrato ai casi, su alimenti e abitudini personali, non ha identificato alcuna esposizione comune.

Sebbene le indagini di laboratorio abbiano escluso in tutti i casi un’eziologia virale di tipo A, B, C, D ed E, le autorità sanitarie del Regno Unito considerano l’ipotesi infettiva la più probabile, dato il quadro epidemiologico e le caratteristiche cliniche dei casi. Tuttavia sono state avviate, e sono tuttora in corso, anche indagini tossicologiche.

Come si possono commentare queste notizie? Al momento viene ipotizzato un Adenovirus come agente virale che causa questa epatite ma non vi sono certezze (solitamente l’adenovirus causa infezioni respiratorie come ad esempio il raffreddore).

Un legame con i vaccini viene al momento escluso in quanto nessuno dei bambini colpiti dall’epatite era stato vaccinato, al contrario non può essere esclusa una correlazione con l’infezione da Covid-19, anche se al momento è talmente diffusa che sarà molto difficile correlarla in modo chiaro a questa problematica.

Qualche esperto ipotizza che l’insorgenza di questa nuova patologia possa essere correlata al lockdown che ha di fatto limitato la socializzazione nei bambini rendendo il loro sistema immunitario “più debole” e “incapace” di rispondere in modo adeguato all’aggressione di agenti virali.

L’allerta pubblicata dal Ministero della Salute e rivolta soprattutto alle società scientifiche pediatriche, ha lo scopo di sensibilizzare la problematica per valutare se anche nel nostro paese stiamo assistendo allo stesso fenomeno registrato nel Regno Unito.
In Italia alla data del 22 aprile sono giunte in totale 11 segnalazioni che fanno riferimento a pazienti individuati in diverse Regioni italiane (Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana e Veneto). Di queste 11 segnalazioni al momento solamente due sono state confermate.

Vedremo nei prossimi mesi come evolverà la situazione con la certezza di poter intervenire tempestivamente e possibilmente di scoprire qual è l’agente causale implicato.

Dott. Dario Zava

Fonte:
1 https://www.who.int/emergencies/disease-outbreak-news/item/acute-hepatitis-of-unknown-aetiology—the-united-kingdom-of-great-britain-and-northern-ireland
2. Ministero della Salute 23/04/2020: OGGETTO: Casi di epatite acuta a eziologia sconosciuta in età pediatrica.

 

 

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