Munafò, il Legnano non è arrivato alla finale per caso

Il Presidente lilla commenta su Sport Legnano la stagione appena conclusa

LEGNANO – “Essere arrivati alla finale playoff non è frutto di fortuna o casualità, ma del lavoro che la Società ha intrapreso fin dalla scorsa estate“. Il Presidente lilla Giovanni Munafò non accetta le troppe cattiverie che da tempo circolano intorno alla sua squadra e lo dice a chiare lettere in un intervista rilasciata oggi a Sport Legnano.

Ringrazio Mister Sgrò per il suo importantissimo contributo che ha permesso di centrare l’obbiettivo che ci eravamo posti ad inizio stagione: migliorare il piazzamento della scorsa stagione e centrare i playoff – continua il massimo dirigente lilla – Siamo arrivati fino alla finale, purtroppo persa con un punteggio che a mio parere è troppo pesante, perchè ritengo che tra noi e la Casatese non ci siamo tre gol di differenza. Ma questo è il calcio, bisogna rendere merito ai vincitori ed accettare una sconfitta che certo fa male“.

Non accetto però che si dica che la squadra che abbiamo allestito, con tanti sacrifici e tanto lavoro, non fosse da alta classifica – sottolinea MunafòBasta analizzare i vari ruoli, per renderci conto del potenziale che abbiamo avuto a disposizione“.

Cominciando dai portieri: “Trovatemi un’altra squadra che, dopo il grave infortunio a Russo – un giocatore con alle spalle anni di Serie C – ha potuto sostituirlo con un Tamma, un altro estremo difensore che tutti ci hanno invidiato“.

Volevamo poi avere a disposizione una difesa forte, in grado di dare del filo da torcere agli avversari – continua Munafò – ed abbiamo schierato giocatori del calibro di Bini e Bettoni, entrambi giocatori di grande esperienza, maturata anche nella categorie superiori“.

Se poi guardiamo al centrocampo, il Presidente lilla ricorda “il peso specifico di un Ronzoni o di un Di Lernia” ed in attacco sottolinea l’importanza di giocatori del calibro di Ravasi, Gasparri e Bingo (“Un giocatore che abbiamo fatto fatica a temere con noi un altro anno in Serie D“).

Un’ossatura di spessore, sulla quale sono stati inseriti giovani di cui Munafò è certo che si sentirà parlare nei prossimi anni, alcuni dei quali, “grazie alla capacità di Mister Sgrò ed alla solidità del collettivo” sono sbocciati guadagnandosi sul campo un ruolo di titolare.

Ecco perchè il massimo dirigente lilla non accetta le troppe critiche, a suo parere del tutto ingiustificate, che sono piovute addosso alla squadra ancora prima della sconfitta nella finale di domenica: “Se guardo tutto il lavoro che abbiamo fatto in queste da quando sono ho preso in mano la squadra, non posso che essere soddisfatto. Siamo tornati in Serie D grazie ad un ripescaggio dopo aver perso la finale promozione in Eccellenza al termine di una stagione da incorniciare, abbiamo sfiorato la promozione in Serie C che forse, senza la sospensione per il Covid, ci saremmo potuti giocare fino alla fine sul campo con la Pro Sesto, lo scorso anno per un punto non siamo arrivati ai playoff ed in questa stagione siamo arrivati fino alla finale.

Ora il pensiero di Munafò va all’immediato futuro: “Tra pochi giorni, penso entro la prossima settimana, indirò una conferenza stampa per illustrare le novità e gli obbiettivi per la prossima stagione, sulle quali siamo già ala lavoro da qualche tempo“.