Moria di pesci nell’Olona, presentata a Legnano una mozione in Consiglio Comunale

La proposta di Franco Brumana, referente degli Amici dell'Olona

LEGNANO – È stata presentata oggi dal Consigliere Comunale Franco Brumana, referente del Gruppo Facebook “Amici dell’Olona“, una mozione al consiglio comunale di Legnano sull’avvelenamento di pesci avvenuto nel fiume tra Canegrate e Parabiago nel tardo pomeriggio di venerdì.

Una mozione che fa leva sulla necessità di tempestivi accertamenti e di adeguate indagini, proponendo “l’istituzione di un nucleo operativo di emergenza intercomunale, attivo 24 ore al giorno, che possa intervenire tempestivamente per svolgere i primi accertamenti delle compromissioni del fiume”.

Questo per evitare che passi troppo tempo tra un possibile allarme inquinamento ed i necessari prelievi di campioni di acque del fiume, rendendo di fatto inefficaci se non addirittura inutili le necessarie indagini.

Questo il testo della mozione presentata:

Il 24 giugno 2022, intorno alle 18,30, a Parabiago ed a valle dello scarico del depuratore di Canegrate è stato constatato l’arrivo nell’Olona di acque scure e maleodoranti, che hanno provocato la moria di tutti i pesci.

Il Sindaco di Parabiago, non appena è stato informato, si è recato sul posto ed ha chiesto l’intervento dei Carabinieri e di ARPA, ma si è presentata solamente Cap Holding, proprietaria del depuratore di Canegrate, che dopo mezzanotte ha prelevato campioni delle acque del fiume, che non possono essere rappresentativi del precedente inquinamento .

Il giorno seguente Cap Holding ha escluso ogni propria responsabilità ed ha dichiarato di non aver riscontrato scarichi anomali o malfunzionamenti del depuratore.

Nello stesso comunicato ha asserito che la causa della moria dei pesci a Parabiago consisteva nei temporali avvenuti nella provincia di Varese.

Questa tesi non è accettabile perché nel percorso del fiume precedente Parabiago i pesci sono rimasti presenti in misura abbondante e non hanno presentato alcun segno di sofferenza.

Inoltre nei controlli effettuati dagli Amici dell’Olona nel tratto superiore del fiume non sono stati riscontrati cadaveri dei pesci.

La causa della strage dei pesci a Parabiago quindi non risulta ascrivibile ai temporali o a eventi naturali, ma solamente all’avvelenamento delle acque, così come era accaduto il 3 luglio 2020 quando l’Olona aveva trasportato per diversi chilometri a Legnano i corpi di quintali di pesci e di alcuni topi.

In quell’occasione non fu possibile scoprire la causa della strage della fauna ittica perché i primi accertamenti avvennero alcuni giorni dopo e perché le successive indagini si limitarono ad analisi molto superficiali dei resti di pesci, mirate solamente alla ricerca di componenti chimici utilizzati nei fertilizzanti.

La tempestività degli accertamenti e la serietà delle indagini successive sono indispensabili per scoprire le cause di simili inquinamenti del fiume.

E’ preoccupante il ripetersi dell’avvelenamento dell’Olona e non può essere tollerata l’inefficacia dei controlli e delle indagini, che di fatto garantisce l’impunità ai responsabili dell’inquinamento e favorisce il suo ripetersi con danni ambientali e con i conseguenti pericoli anche per la salute pubblica.

Non si può infatti trascurare che le acque dell’Olona sono utilizzate per l’irrigazione dei terreni agricoli e che pertanto i veleni, che hanno sterminato i pesci, possono entrare nella catena alimentare.

La moria dei pesci avvenuta a Parabiago è un segnale allarmante della carenza di controllo lungo tutto il corso dell’Olona e pertanto il Comune di Legnano è interessato a contrastare questi avvelenamenti che potrebbero riguardare anche il suo territorio.

Per queste ragioni, il Consiglio Comunale

IMPEGNA

il Sindaco e l’Amministrazione Comunale a:

– richiedere alla Regione Lombardia che ARPA nelle sue sedi competenti per il controllo dell’Olona, venga dotata di risorse, di strumentazioni e di personale in misura adeguata a garantire tempestivi interventi ed efficaci indagini;
– promuovere l’istituzione di un nucleo operativo di emergenza intercomunale, attivo 24 ore al giorno, che possa intervenire tempestivamente per svolgere i primi accertamenti delle compromissioni del fiume ;
– prendere contatto per le connesse misure organizzative con i Sindaci dei Comuni attraversati dall’Olona, con i Carabinieri Forestali, con la Regione e con i dirigenti delle sedi di ARPA di Varese e di Milano.