Mister Palo vuole un Legnano “combattente”

''A fine partita dovranno uscire dal campo senza neanche avere la forza di salutare o sorridere"

LEGNANOUn Legnano “combattente”. E’ questo ciò che vuole Mister Antonio Palo per la squadra che da qualche giorno ha iniziato la preparazione in vista della prossima stagione di Serie D. “Voglio una squadra che non molli mai, dal primo al novantesimo minuto, sia durante le partite che durante gli allenamenti”, spiega il nuovo tecnico lilla al termine della seduta di allenamento di oggi, aperta alla stampa sportiva. “Ho in mente un Legnano propositivo, che cerchi di imporre il proprio gioco su tutti i campi, rispettando sempre dagli avversari, senza però aver paura di nessuno. Il mio motto è “crederci sempre, mollare mai”, un idea che voglio trasmettere ai ragazzi fin da queste prime sedute di allenamento.

Tutte le amichevoli dei lilla

Sul fronte del mercato, Palo ammette che insieme al Direttore Sportivo Raffaele Ferrara si stanno ancora facendo delle valutazioni, ma “senza avere fretta perché non vogliamo sbagliare nulla. Di sicuro sono certo che chi arriverà dovrà sposare il progetto del Legnano: tanto sacrificio, tanta sofferenza, per poter poi gioire da qui alla fine del campionato.

Un peso importante, nell’ossatura di una squadra completamente rinnovata, potrà avere il gruppo di giocatori che negli ultimi anni hanno avuto un percorso comune, giocando nelle stesse squadre, come ammette lo stesso Mister: “Questo è sicuramente un buon punto di partenza, perché abbiamo una buona base di sei, sette giocatori che si conoscono, che hanno già giocato insieme. Però io ho a disposizione una rossa di oltre 25 giocatori, il lavoro, soprattutto in questa fase della stagione, è quello di trovare l’armonia, l’amalgama a tutta la squadra.

Palo non è particolarmente preoccupato dal fatto che la squadra sia completamente nuova: “Mi piacciono le sfide e questa situazione non mi preoccupa: vorrà dire che impareranno a conoscersi sul campo, la lingua del campo è uguale dappertutto…

Anche se è arrivato a Legnano da poco, il tecnico lilla si è già ben ambientato nella realtà della Città del Carroccio: “Legnano mi sto trovando benissimo, so che è una piazza molto molto esigente e molto calorosa, ma io ho giocato ed allenato nel sud, dove il calore la fa sempre da padrone e sono certo che qui sarà la stessa cosa. Mi piace stare in realtà come questa dove c’è tensione, c’è calore, c’è la spinta del tifosi, il vero dodicesimo uomo in campo, perché questo ti dà una forza in più anche nei momenti di difficoltà.

Nessuna preclusione per Mister Palo riguardo al girone dove il Legnano potrebbe essere inserito: “Non do molta importanza al girone nel quale saremo inseriti, in ogni caso noi dovremo cercare di stare davanti a tutte le altre squadre per fare un campionato di vertice. Se incontreremo il Varese o qualunque altra avversaria, noi dovremo comunque “rompere le scatole” a tutti quanti. E poi se troveremo qualcuno più forte di noi gli stringeremo la mano a fine gara e guarderemo avanti cercando di mettere in difficoltà l’avversario successivo.

Christopher Kone, un attaccante ivoriano per il Legnano di Mister Palo

Il tecnico lilla conferma poi che a livello di formazione giocherà con un Under tra pali: “Io voglio avere un giocatore di movimento in più davanti e lo voglio di esperienza. Per questo motivo preferisco avere un Under in porta. So che talvolta può essere un rischio perché un giovane portiere può sbagliare di più, ma quello che faremo negli allenamenti sarò quello di lavorare per dare maggior sicurezza a tutto il settore difensivo.”

Per finire, per quanto riguarda il modulo di gioco, Mister Palo non ha dubbi: “Io amo il 4-2-3-1, un idea di gioco che negli ultimi anni mi ha portato ad ottenere ottimi risultati, al quale poi assocerò un 4-3-3, modulo abbastanza simile. Io credo che in questa categoria sia fondamentale coprire tutti gli spazi ed è questo che io chiedo ai miei ragazzi. Il modulo rischia di restare solo sulla lavagna, se non ci si mette in testa che bisogna faticare e non mollare mai. Mi rendo conto che con questo modulo bisogna correre molto, ma io con loro sono stato molto chiaro: a fine partita dovranno uscire dal campo senza neanche avere la forza di salutare o sorridere. I sorrisi li faremo fare ai tifosi, regalandolo loro i tre punti che dobbiamo fare di tutto per conquistare ogni domenica.