Marcos Casini: “Legnano scelta giusta per me e la mia famiglia”

Il capitano dei Legnano Knights Juan Marcos Casini si racconta in esclusiva a Sport Legnano, parlando della stagione in corso, dell'amore per lo sport e della sua vita privata

LEGNANO – Il capitano dei Legnano Knights Juan Marcos Casini si racconta in esclusiva a Sport Legnano, parlando della stagione in corso, dell’amore per lo sport e della sua vita privata.

Marcos, l’ultima partita, contro la Pielle Livorno, ha portato una grande vittoria, ottenuta “di squadra” con grande concentrazione e tenacia. È una vittoria che può far svoltare la stagione dei Knights?
“Quella vittoria ci voleva. Siamo una buona squadra, abbiamo perso tre partite per pochissimo, ci siamo, dobbiamo essere meno altalenanti e pian piano stiamo recuperando fiducia e acciacchi vari che abbiamo avuto finora”

Nel match vinto contro la Pielle hai avuto un minutaggio altissimo e sei stato iper decisivo per la vittoria. Qual’è, a 42 anni, il segreto della tua incredibile longevità?
“Non c’è un segreto, devo ringraziare il Signore per le caratteristiche fisiche e atletiche che mi ha dato. Poi, come dico sempre anche ai ragazzi che alleno, tutto va coltivato e allenato, bisogna restare in forma, fare sacrifici, stare attenti all’alimentazione, a riposare bene. E più passano gli anni e più queste cose vanno fatte con maggiore attenzione. Ti faccio l’esempio di Javier Zanetti, un esempio di disciplina, allenamento e cura del corpo che gli hanno permesso di giocare per moltissimi anni ai massimi livelli”

Tu Marcos non sembri uno che trascorre le notti a fare follie in giro…
“Ma no infatti, ho famiglia, ho dei bambini, che ti cambiano le prospettive e le priorità. Le “nottate” vanno fatte da giovani, ora se faccio una “uscita” mi servono tre giorni per recuperare” (ride)

Knights Legnano-Basket Montecatini 67-64

Ai match casalinghi al PalaBorsani vediamo sempre uno dei tuoi figli giocare e tirare a canestro. È ancora molto piccolo ma il canestro lo fa sempre… Ha preso tutto dal padre!
“Lui ha 5 anni ma ha dentro una grande passione per lo sport. Gliel’ho trasmessa come i miei genitori hanno fatto con me. Attività fisica, corsa, arrampicata, piccole cose che purtroppo però oggi i bambini mediamente non fanno. Mio figlio si sveglia già col pallone in mano, in ogni stanza di casa nostra c’è un canestro! Il fatto che lui faccia riscaldamento con me prima delle partite è bellissimo, e ripensarci tra qualche anno sarà molto emozionante”

Com’è nata l’idea di trasferirti ai Knights?
“Ero venuto a giocare tante volte a Legnano da avversario, con Rieti, Reggio Calabria, Ravenna. Ma io già abitavo a poche decine di chilometri da Legnano! E ho avuto molti compagni ex Knights, ragazzi che avevano giocato a Legnano. Quando ho avuto la possibilità di venire a Legnano per giocare e anche allenare una squadra del settore giovanile, tutti gli ex Knights che conoscevo mi hanno consigliato di accettare, dicendomi che mi sarei trovato bene, che Legnano è una bella società. Poi ho parlato con Maurizio (Basilico, storico GM dei Knights), una persona alla mano e per bene. Lui mi ha spiegato che Legnano è una società seria, che l’ambiente è familiare e dà l’opportunità di fare bene ed esprimersi al meglio. Poi siamo tanti interisti, è bello andare tutti insieme a vedere le partite ed è bello poter avere relazioni di amicizia fuori dal campo. Venire a giocare a Legnano è stata la scelta giusta per me e la mia famiglia”

Quali sono le altre passioni che hai oltre al basket?
“Il calcio è la più grande passione, ma anche videogiochi e libri, magari di storia. Studiando la storia possiamo evitare di commettere gli stessi errori del passato. E poi ovviamente trascorrere tempo con mia moglie e i miei figli”