Lilla: ambiente non sereno? Che la società inizi a domandarsi il perchè!
Fanno discutere le parole di Scudieri che mette in mezzo pure Guardiola
LEGNANO – Hanno fatto il giro del web le immagini del tecnico dei lilla nel post partita contro il Desenzano in cui l’allenatore parla di Legnano come di ambiente non sereno con troppa pressione addosso.
Non sappiamo se due parole arrivate dagli spalti da tifosi “datati” possano minare in questo modo giocatori e soprattutto allenatore, ma speriamo proprio di no perchè altrimenti non si tratterebbe di un campionato di semi professionisti ma di un campionato amatoriale.
Allo stadio Mari, rifatto completamente con un manto erboso eccellente e con reti e porte nuove di zecca come da anni non se ne vedevano, ci saranno stati ad esagerare 300 tifosi. La curva completamente vuota in contestazione “casalinga” contro la società. Quindi parlare di ambiente ostile in cui è praticamente impossibile fare calcio ed avere risultati non è solo fuori luogo, ma fuorviante della realtà. Molti tifosi lilla, anche i meno datati, sanno perfettamente cosa significa contestare società e tecnico e sono in molti a poter raccontare aneddoti precisi sull’argomento.
La verità sta alla base: patron Montanari arriva dall’esperienza di Siena in cui i toscani hanno dovuto iniziare (da poco) in Eccellenza con un’altra società. La Robur di patron Montanari è fallita e lo stesso presidente è indagato. Questo porta serenità in casa lilla? Pensiamo di no. Non possono bastare gli interventi al campo, le reti lilla ed un bus per creare entusiasmo.
Se poi aggiungiamo i risultati calcistici allora la frittata è fatta: due settimane fa questa squadra perdeva 8-1 al cospetto di un avversario che nella gara successiva è stato sconfitto in casa subendo 4 gol. Il Legnano con la sconfitta contro il Desenzano ha un ruolino di marcia imbarazzante: 9 reti subite contro una, un punto incassato e due sconfitte consecutive in casa.
Un attacco completamente spuntato, senza grandi occasioni anche se contro il Desenzano grandi firme un pareggio, per quanto si è visto in campo, ci poteva anche stare. Ci si aspettava un innesto importante davanti: non è arrivato! Si parlava di Bianchi: non è arrivato! Il Legnano è un cantiere e al tempo stesso una incognita: il suo presidente da queste parti si è visto una sola volta e mediaticamente mai. Non un messaggio, non una spiegazione alle tante voci che continuano a circolare e che destabilizzano un ambiente ormai lontano dai fasti di un tempo con poche centinaia di appassionati che hanno tutto il diritto di farsi sentire se le cose vanno male. Se questo significa per l’allenatore destabilizzare l’ambiente, allora le cose sono due: o cambia mestiere, o si rivolge direttamente al suo principale.