L’Arconatese C1 crede!

ARCONATE –  Un paese che non arriva a 7000 abitanti accarezza un sogno: quello di poter giocare il prossimo anno in C1. La Lega Pro è l’obiettivo dichiarato della famiglia Mantovani che di fatto sta facendo vivere un vero e proprio sogno ai tifosi oroblù ormai da diversi anni. L’Arconatese non è più una squadretta da calcio provinciale di infimo grado, ma una grande realtà del semi professionismo che si affaccia oggi al professionismo vero e proprio con tutto quello che ne comporta.

Esempi pratici in zona per la verità ce ne sono stati e non è andata per niente bene: dalla Bustese all’Inveruno, solo per citarne alcuni. Ma l’Arconatese ha dalla sua una gestione familiare che mette il cuore davanti agli ostacoli.

L’arrivo di Chessa due anni or sono è stato il campanello di allarme più acuto che si poteva sentire rispetto al mercato piatto o quasi della serie D. Poi un mister bravo, meticoloso e preparato come Giovanni Livieri: tanto estroso da giocatore, quanto serio e preciso da tecnico che non lascia mai nulla al caso. Il mister oltre a vincere vuole anche divertire e chi assiste alle gare dell’Arconatese si diverte e molto.

L’Arconatese è oggi prima in solitaria a 26 punti, tallonata da dietro da altre due piccole, piccolissime realtà come Brusaporto e Caldiero Terme, posti che la maggior parte di quelli che stanno leggendo questo articolo manco sanno dove siano posizionati.

Nel girone B ci sono realtà importanti come Piacenza e Legnano, ma sono squadre ormai distaccate dalla vetta che devono pensare ad altro per il momento.

Quindi ben vengano realtà minori come l’Arconatese, ma anche la sorprendente Varesina in piena zona playoff. Una società nata solo qualche anno fa che ha mostrato a tutti come si costruisce un ottimo settore giovanile proseguendo con la prima squadra.

Legnano e Piacenza prendano appunti: nome e blasone non fanno classifica.