Gigi Riva e la Folgore Legnano

Il legame tra Rombo di tuono e Legnano non passa solo attraverso la squadra lilla. Riva ebbe infatti un forte legame anche con la seconda squadra cittadina.

LEGNANO – Quando si parla di Gigi Riva, tutti a Legnano pensano alla giovane promessa che in maglia lilla, nell’ormai lontano campionato 1963/64, fece vedere di che pasta era fatto, tanto da guadagnarsi dopo una sola stagione di Serie C l’attenzione e poi l’ingaggio in Serie A in quel Cagliari con il quale avrebbe poi stretto un connubio indissolubile.

Ma pochi sanno che “Rombo di tuono“, che a Legnano mantenne tante amicizie, legò il suo nome anche ad un’altra compagine. Parliamo della Folgore Legnano, allora impegnata nel campionato dilettantistico di Seconda Categoria, di cui Gigi Riva fu uno dei consiglieri, come dimostra il numero unico pubblicato nel giugno del 1969, che l’amico e lettore di Sport Legnano Alberto Toia – allora segretario del club – ci ha gentilmente fornito.

Gigi Riva Folgore Legnano

Al fianco del Presidente Giuseppe Serighelli e dei suoi due vice Vittorio Frascoli ed Emilio Ardo, tra i sei consiglieri della Folgore troviamo proprio Gigi Riva, il cui nome appare accanto a quello di Vincenzo Ferrè, Paolo Garavaglia, Giancarlo Provasi, Vittorio Raimondi e Libero Sandriano.

Un legame, quello tra Riva e la Folgore, dove il grande campione aveva molti amici conosciuti durante la sua permanenza tra le fila dell’A.C. Legnano, che continuò nel tempo e che lo portò in più di un’occasione a partecipare, da spettatore, a diverse gare interne della seconda squadra legnanese, che negli anni ’60 utilizzava come campo di gara il “Pisacane”, casa dei lilla.

Un legame che troviamo ben descritto in un articolo firmato da Attilio Colombo apparso in un altro numero unico, di cui però non abbiamo trovato la data di pubblicazione, che dedicò a Rombo di Tuono la copertina, che vedete nella foto di apertura.

Gigi Riva Folgore Legnano

Un bellissimo ritratto del giovane Gigi Riva, “spoglio della sua personalità di personaggio famoso“, che vi proponiamo qui sotto nella sua interezza e che vuole essere il nostro modo per ricordare un grande campione ma anche il grande uomo come solo lui ha saputo essere.

“Luigi Riva, ala sinistra del Cagliari e della Nazionale di Calcio, è un nostro consigliere. Ha, come noi, la tessera della A.C. FOLGORE nel portafoglio; frequenta, quando può, le riunioni e si interessa, anche da lontano, dell’andamento della squadra. E’ in ultima analisi tifoso e sostenitore. E quale! vorremmo aggiungere. Ma lo diciamo sottovoce perché lui non abbia a sentirci tanto è modesto e naturale con noi!
Gigi è oggigiorno un personaggio.
Quotidiani e rotocalchi ne rubano le sue impressioni e se le contendono più di qualsiasi altro suo celebre collega. Di lui tutti sanno e da lui tutti vogliono. Non passa giorno che la sua foto non ci salta agli occhi; che di lui qualcuno dica qualcosa e che si inventi sempre «di nuovo» sul suo conto.
In fondo è giusto che sia così: è il prezzo della celebrità. L’essere grandi e famosi comporta anche il sacrificio dell’essere costantemente pazienti e dell’assuefazione del personaggio imposto in ogni manifestazione quotidiana. Certo a lungo andare anche il perfetto «celebre» si stanca. Tuttavia non è il suo caso. Lui, il Gigi, è sempre presente e teso ad accontentare chi l’avvicina. Il suo «ego», la sua vita, la sua storia calcistica è stata strombazzata ai quattro venti certi tutti di saperne qualcosa. E lui… lui col suo silenzio sembra giustificare tutto ciò che dicono conscio, com’è, del duro prezzo della gloria.
Ma noi non è del Riva calciatore che vorremmo parlare, non è dell’irruente attaccante che strappa alle folle scroscianti applausi che vorremmo tracciare una breve fisionomia, bensì del Luigi Riva uomo. Giovane e uomo come tutti noi.
A vederlo a Legnano, al bar, spoglio della sua personalità di personaggio famoso si direbbe giovane con la «G» maiuscola. Vale a dire con tutti i difetti ed i pregi che l’essere giovani comporta. Ora tranquillo, umano, attento, sicuro, ora pensieroso, scuro, taciturno, teso, ora desideroso, impaziente, sensibile, irruente. In definitiva come noi, forse più di noi in quanto la vita l’ha privato di taluni affetti e glien’ha regalati altri a molti di noi sconosciuti. Difficile però dire se tutto ciò è più o meno. Tuttavia rimane il fatto che, capacitato di ciò, non fa parola con alcuno. Ha conosciuto il sapore della lotta ed ora sta assaporando i Placeri della vittoria. Eppure non è cambiato. E’ rimasto com’era, come noi l’avevamo conosciuto e conosciamo: solo un giovane desideroso di vivere.
Ed è per questo che a noi piace, perché non ostenta quello che è, anzi fa di tutto per apparire quello che, forse, vorrebbe essere: semplicemente uno come noi.”

Gigi Riva Folgore Legnano