Lilla: salvezza a rischio, ma il dopo?

Senza stadio, con l'incubo playout e ancor peggio senza alcuna programmazione

LEGNANO –  I giocatori, se vedranno qualche soldo, dovranno aspettare la fine del mese di giugno. Il Legnano si gioca in queste gare la salvezza, ormai complicata da una classifica che dice soltanto una cosa: playout. Bisognerà vincere e far punti per avere una posizione tale per evitare poi vittorie a tutti i costi nell’appendice di campionato.

Ma ciò che preoccupa maggiormente i tifosi, è il proseguo. Una società che non ha piani per il futuro. Che non parla di stadio (problema enorme), che non parla di giovanili (altro mega problema), che non porta sponsorizzazioni, che non fa marketing sul territorio, che costringe i tifosi a farsi 120 km in auto per andare a vedere una gara che dovrebbe essere “casalinga”.

A Verano Brianza i tifosi lilla erano davvero in pochi affezionati. Un appeal in discesa libera che preoccupa tutto l’ambiente e che deve fare i conti con le ambizioni della Fondazione Palio che vorrebbe lo stadio Mari convertito per tutto ciò che concerne le corse ippiche, lontanissimo dal calcio.

I numeri impietosi di presenze dei tifosi allo stadio, praticamente un decimo rispetto a 15 anni fa, danno l’impressione che il Legnano calcio non abbia più traino. La causa? Sicuramente mancanza di programmazione, risultati negativi, zero marketing.

L’arrivo di avventurieri del calcio non ha certo giovato all’immagine dei lilla, sempre più concentrati sulle vicende societarie piuttosto che sui risultati del campo. In tutto questo marasma l’unica ancora di salvezza sarebbe l’arrivo di capitali freschi e di un progetto serio di ampio respiro, con giovanili, stadio e marketing.  Ovviamente stiamo sognando: la realtà odierna è bene diversa e dal sogno all’incubo è un attimo.