
Enea da solo con le quote sequestrate dal Tribunale
LEGNANO – “La mia esperienza all’A.C Legnano è giunta al termine, comunico le dimissioni dal ruolo di vice-presidente della società. In questi mesi ho sempre cercato di dare il mio contributo nell’interesse della società, della squadra e di tutti coloro che amano il Legnano. Spero vivamente che la società trovi una via per risollevarsi e ritrovare il posto che merita per la sua importante storia”.
Così in poche righe Davide Piccardo, vicepresidente dell’Ac Legnano, abbandona la nave che affonda.
Piccardo si era presentato così a Legnano: “Data la mia esperienza nella comunicazione e nel giornalismo Enea mi ha chiamato per attivare il mio network di relazioni sul territorio a favore del progetto. Lavoreremo sull’internalizzazione del club e sulla comunicazione, in particolare sulle potenzialità che hanno i social network per fare da moltiplicatore”.
Come sportlegnano.it non lo abbiamo MAI sentito nè preso accordi per moltiplicare alcunchè. Sono state le figuracce in campo e fuori a creare le entrate sugli articoli che riguardavano le vicende lilla.
Il Legnano precipita ogni giorni di più verso un fallimento annunciato da tempo e sul quale ci sono grandi e gravi responsabilità, ad iniziare dalla superficiale vendita di Giovanni Munafò a Montanari, per concludere sulla cessione da Montanari ad Enea Benedetto, proprietario al quale il Tribunale di Alessandria ha pure sequestrato le quote della società.