Con i Sukuk il Legnano calcio vuole risolvere i suoi problemi finanziari

Enea Benedetto propone una soluzione conforme alla legge islamica
LEGNANO – Il patron lilla Enea Benedetto ha trovato un modo per risolvere i problemi finanziari del Legnano guardando alla tradizione islamica.
Nel corso di una conferenza stampa online, il presidente del club, fresco di retrocessione in Eccellenza, ha infatti dichiarato di volersi occupare di mettere in piedi una piattaforma finanziaria su modello Sukuk: “Si tratta di un’applicazione finanziaria in cui non ci sono tassi d’interesse. Un ibrido tra un’obbligazione ed un’azione che permetterà agli obbligazionisti di diventare titolari dell’azienda. Ho già dato mandato a professionisti esperti del settore per costruire un contratto di prestito che permetta agli obbligazionisti di diventare in qualche modo anche proprietari del club”.
Ma di cosa si tratta, nello specifico? Il Sakk, al plurale Sukuk, è un titolo di debito conforme alla sharia, la legge della tradizione islamica, che proibisce il prestito a interesse. Si possono considerare come l’equivalente, per la finanza islamica, delle azioni.
A differenza delle obbligazioni, i sukuk devono corrispondere ad un progetto determinato e ben definito. Quindi, mentre un’obbligazione convenzionale è una promessa di ripagare un debito, i sukuk sono costituiti della proprietà di una quota-parte di un investimento.
In pratica detenere i sukuk significa di fatto partecipare al rischio d’impresa con la possibilità di non avere un flusso di ritorno dell’investimento.
Investire nell’A.C. Legnano, in soldoni, vuole dire mettere liquidità nella società arrivando ad ottenerne una quota, senza la certezza di vedersi restituito il capitale ed in totale assenza di un qualsivoglia interesse.