Sogni ed esperienza, sacrificio e duro lavoro





Niccolò Crespi ha incontrato alcuni giovani calciatori della Juniores Academy Legnano che hanno potuto partecipare ad uno Stage a Villafranca
LEGNANO – Il mondo del calcio e dello sport resta sempre affascinante, ma quello vero, quello fatto da sogni ed esperienza, sacrificio e duro lavoro.
Oggi a Sport Legnano abbiamo incontrato tre giovani calciatori della Juniores dell’Academy Legnano che hanno potuto partecipare ad uno Stage a Villafranca, in provincia di Verona. Tre giorni massacranti con tanto e duro lavoro sul campo, con temperature alte dove i legnanesi hanno voluto giocarsi le loro carte con ragazzi con procuratori e che vengono da realtà diverse, dalla Lega Pro alla serie D. Oltre a loro erano presenti al campo anche altri due loro compagni di squadra, Mattia Bolognesi ed Emanuele Bertazzo.
“La nostra giornata tipo era sveglia alle 6.55/7.00, poi avevamo colazione alle 8:30 eravamo già in spogliatoio – racconta Graziano Cova – Alle 9.00 iniziavano gli allenamenti e alle 12.30 avevamo il pranzo. Relax fino alle 15.15 e alle 15.30 tornavamo in campo per poi allenarsi fino alle 19.30. Penso che lo sport in un ragazzo sia molto importante perché da dei valori e da anche disciplina e può regalare un sogno che, almeno per me, caratterizza la mia vita. Legnano? faccio parte di questa società da ben 3 anni, mi ha dato tanto e mi auguro che la situazione vada per il meglio perché questa squadra non merita tutto quello che sta passando. Io nel mio piccolo se avessi la possibilità di dare una mano non mi tirerei di certo indietro”.
“Ci avevano avvisati della presenza di ragazzi dal Legnago, Hellas Verona e Chievo – ci spiega Mattia Macchi – La domenica era il giorno più importante, dove avevamo la mattina il girone di qualificazione sempre tra le 4 squadre, mentre il pomeriggio si giocavano semifinali e finali. Il torneo della domenica per me e la mia squadra è andato molto bene dato che lo abbiamo vinto grazie soprattutto alla forza del gruppo, ce la siamo giocata alla grande contro realtà molto importanti”.
“Sin da subito – aggiunge Jacopo Borroni – ho notato che il livello di gioco e di serietà era completamente differente da quello che ho vissuto quest’anno con il Legnano. Erano presenti ritmi molto alti, capacità di controllo e dinamismo, serietà al 100% da parte di tutti i giocatori e un impegno costante anche nelle cose più semplici. A mio parere un sistema così riportato all’interno dei settori giovanili potrebbe fare crescere molto il livello di noi adolescenti. per quanto riguarda il Legnano, dove io ho trascorso 2 anni di alti e bassi, servirebbe una governance seria e con un programma altrettanto serio partendo dai settori giovanili in modo che questa società venga riportata negli splendori che gli competono”.