
VENEGONO – La Varesina ritrova il gusto della vittoria, imponendosi con il cuore e con un rigore di Bertoli, contro una Folgore Caratese combattiva ma impotente. È una di quelle partite in cui ogni episodio conta, e stavolta il destino ha deciso di sorridere alle fenici, anche se ridotte in dieci uomini dal 59’ per l’espulsione di Sali, cacciato per proteste.
A Venegono Superiore, la Varesina torna in campo dopo la battuta d’arresto contro la Pro Sesto, e la tensione è palpabile. Cosentino e Guidetti riposano in panchina, mentre Sali rientra dall’infortunio, pronto a farsi perdonare. Ma la vera novità è Rosa, che prende in mano il centrocampo con la sicurezza di chi sa che ogni pallone può essere decisivo.

Il primo tempo, più che altro, è una guerra di nervi. L’agonismo c’è, i contrasti non mancano, ma le vere occasioni latitano. Arpino prova a scuotere la partita al 23’, colpendo una traversa che fa tremare tutto lo stadio. Poco dopo, in uno di quei ribaltamenti di fronte che rendono il calcio crudele, lo stesso Arpino rischia un autogol da antologia, ma Salvalaggio con un riflesso felino salva tutto. Lipari prova a sorprendere la difesa rossoblù, ma trova il muro di casa. Sali, invece, sfiora il vantaggio due volte: prima con un’azione che ricorda i bei tempi di Verona, poi con un tiro che, però, non trova lo specchio. E come in una trama beffarda, la Varesina colpisce anche una traversa, questa volta con un colpo di testa di Rosa. Il primo tempo si chiude con quel brivido che sembra il preludio a un finale incandescente.

La ripresa parte col botto. Cocola spinge in rete per la Folgore, ma la bandierina del guardalinee si alza, spegnendo ogni esultanza. Sali, dall’altra parte, spreca un’occasione limpida. Poi arriva il momento che cambia la partita: Sali, nervoso, protesta per un fallo di mano segnalato dal guardalinee. Le sue parole pesano come macigni, l’arbitro estrae il rosso e la Varesina resta in dieci. A quel punto sembra finita.
Ma qui entra in gioco l’abilità di mister Spilli. Non arretra, non rinuncia al coraggio: i cambi di Guri e Guidetti mantengono viva la spinta offensiva. E al 64’ ecco la svolta: Salvalaggio, portiere della Folgore, scivola maldestramente mentre tenta di rinviare. Bertoli è lesto, lo anticipa, e sembra che ci sia un contatto tra gamba e pallone. Per l’arbitro non ci sono dubbi: rigore. Marco Bertoli, glaciale, non sbaglia dal dischetto. È 1-0, il quinto sigillo del campionato per lui.
Gli ultimi trenta minuti sono di pura sofferenza, con la Varesina che, in inferiorità numerica, resiste agli attacchi stanchi di una Folgore Caratese a corto di energie. Mapelli, Coghetto e Cosentino costruiscono un vero e proprio fortino, e i ragazzi di Carobbio, nonostante la superiorità numerica, non riescono mai a trovare lo spunto per rimettere in piedi la partita.
Finisce così, con la Varesina che porta a casa tre punti d’oro, dimostrando ancora una volta che nel calcio non conta solo il talento, ma anche il cuore e la capacità di soffrire. Spilli può sorridere: questa vittoria vale molto di più di quanto non dica il risultato.
Varesina-Folgore Caratese 1-0
Marcatori: 63’ Bertoli (rig)
Varesina (4-2-3-1): Chironi; Miconi, Mapelli, Coghetto, Giorgi; Gianola, Rosa (70’Cosentino); Sali, Ghioldi (61’ Guri), Gasparri (61’ Guidetti); Bertoli. A disposizione: Macchi, Cosentino, Guidetti, Guidi, Marzia, Bobbo, Sassi, Cagia, Gozzo. All: Spilli
Folgore Caratese (4-2-3-1): Salvalaggio; Balamotis, Arpino (55’ Camilleri), Bigolin, Codraro; Varesanovic (88’ Rosa), Salducco (69’Forchignone); Cocola (75’ Maspero); Ferrandino, Lipari (69’Matteucci); Simeri . A disposizione: Spada, Camilleri, Rebaudo, Mazzone, Maspero, Martellotta,Forchignone, Varesanovic. All. Carobbio
Arbitro: Marco Gambirasio (sez. Bergamo), Francesco Santoro (Taranto), Gabriele Lovecchio (Brindisi)
Ammoniti: 29’ Varesanovic, 40’ Salducco, Cosentino, 87’ Guri
Espulsi: 58’ Sali
Recupero: 3’ pt; 5’ st