Domenica a Sedriano contro l’ex Cardamone di cui ricordiamo la grande carriera in maglia lilla!

I derby infuocati contro la Pro Patria e la fantastica promozione nel 2000.
SEDRIANO – Il presidente attuale del Sedriano è un ex di lusso. Francesco Cardamone ha scritto pagine indelebili ed importanti del passato dell’Ac Legnano. Arrivato nella stagione 1997-98 a Legnano nel CND, quello che allora era il campionato Nazionale Dilettanti, aveva finito l’annata con 34 presenze e 5 reti, portando i lilla al secondo posto della graduatoria a quota 64 punti dietro il Borgosesia che vinse il campionato con 74 punti. Cardamone fungeva da cursore di fascia in grado di macinare chilometri su chilometri.
L’allora presidente era Pighetti. Fra i giocatori storici De Ambrogi, Cusatis, Livieri e Zaffaroni.
L’anno successivo 1998-99 fu quello più difficile con il saluto di Carletto Muraro dalla panchina lilla e l’arrivo di Remondina. Fra i giocatori in arrivo Gruttadauria, Buzzetti, Parente ed il ritorno di Massimo Rovellini.
Un anno disgraziato culminato col passaggio di quote da Pighetti al giovane imprenditore Mauro Rusignuolo, 33enne che aveva già scritto pagine importanti di sport col Basket San Giorgio, passato dalla Prima Categoria ai playoff per la B2. Via Rossi, Cusatis, Ferri e Zaffaroni, fu un anno di transizione col Legnano al decimo posto. Cardamone fu uno dei perni con 34 presenze e 4 reti.
L’anno successivo, la stazione 1999-2000 fu quella della consacrazione della squadra lilla, vincitrice del girone con 80 punti e ben 15 lunghezze di distanza dal Pavia, giunto secondo. Arrivano in lilla Pavesi, Sala, Pingitore, Franchi e Garegnani oltre al gradito ritorno di Luca Landonio, ex Torino. In panchina Roberto Bacchin. Rusignuolo convinto che il Legnano non avrebbe avuto rivali lancia la campagna abbonamenti “Soddisfatti o rimborsati”. Impressionante il numero di reti segnate: 58, di cui 12 messe a segno da Angeretti e ben 10 da Cardamone.
Ma iniziava una estate difficile nonostante la promozione dopo l’arresto del presidente ad opera della GDF. Il Legnano torna comunque in C2. Rusignuolo tiene botta ed allestisce una squadra per puntare alla salvezza. Arrivano Galbusera, Marcello Koffy e rimane Bacchin sulla panchina.

Il Legnano parte bene e torna al Mari il derby contro la Pro Patria, sconfitta per 3-1 (Livieri, Angeretti e Sala) in una gara epica, culminata con violenti scontri all’esterno dello stadio. Poi un periodo buio con Bacchin che viene esonerato. Al suo posto ritorna Muraro che verrà sconfitto 3-2 nel derby di ritorno. Dopo lo 0-0 di Moncalieri Muraro decide di rassegnare le dimissioni.
Al suo posto torna Ramella che salva i lilla dopo lo spareggio playout. Per Cardamone 35 presenze e tre reti. Fu un Legnano abulico con capocannoniere Buzzetti con 7 reti.
La stagione successiva, 2001-2002, fu difficile a livello societario. Rusignuolo voleva vendere la società, lamentandosi del disinteresse totale del mondo imprenditoriale e politico di Legnano città (niente di nuovo verrebbe da dire). Si allontanarono il diesse Gigi Cappelletti e il tecnico Ramella oltre a moltissimi giocatori fra cui Lerda, Spinelli, Mallus, Bestetti, Sala, Angeretti, Franchi, Livieri, Landonio e Galbusera.
Arriva in maglia lilla Tino Shala, attaccante albanese che giocava in Eccellenza nella Castellettese. Con lui Alex Taribello e Manuel Iori. Poi l’arrivo di un giocatori di grande esperienza come Stefano Salvatori, ex Milan, Fiorentina ed Atalanta. In società entrano come Team Manager Pierre Migliarina e come direttore generale Antonio Di Bari.

Il campionato inizia male e trema la panchina di Mario Belluzzo, poi sostituito da Ernestino Ramella che torna a far il salvatore della patria. I lilla si salvano incredibilmente. Cardamone sarà un perno di questa squadra con 34 presenze ed una rete. Anche in questo caso attacco spuntato con Taribello e Shala capocannonieri a quota 6.

Fu l’ultimo anno di Cardamone con la maglia del Legnano. Per lui poi Pro Sesto, Pistoiese, Andria e Pavia.