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SEDRIANO – A Sedriano si è consumata la prima battaglia del playout, e a uscirne con l’elmo ancora lucido è stato l’Ispra di Ulisse Raza, stratega accorto e un filo stoico, che ha saputo far fruttare al meglio la miglior posizione di classifica maturata nel corso della stagione regolare. La vittoria esterna per 0-1 non è soltanto un bottino pesante, è un sigillo di vantaggio sulla doppia tenzone, che avrà l’epilogo tra sette giorni a campi invertiti.
La sfida, greve d’ansia e muscoli, ha concesso pochissimo allo spettacolo: le occasioni si sono contate sulle dita di una mano amputata. Nella prima frazione il Sedriano, spinto dal pubblico di casa e dall’urgenza del risultato, ha avuto l’occasione più nitida: Markovic – guascone dell’ultimo passaggio – lascia sfilare per N’Diaye che brucia sul tempo Pescara ma, da posizione angusta, sbatte sul portiere Oniscodi, che oppone il petto come un corazziere.
La partita si decide al 25’ della ripresa, su un episodio da calcio piazzato: Grieco, piede educato e mente fredda, pennella sul primo palo dove Parini, incornando in anticipo sul mucchio, infila la porta come un bandito che trova la fessura nella corazza nemica.
Il Sedriano si getta allora a capo fitto nella mischia finale, ma è ancora Oniscodi – monumentale nel gesto e nell’istinto – a dire no al colpo di testa di Tomassone, salvando il risultato con un intervento che vale più d’un gol.
Finisce con l’Ispra che sorride a denti stretti, cosciente che il grosso è ancora da farsi ma che l’impresa, ora, ha preso forma.