Logo

Il Club Milano conferma il suo condottiero in panchina

1 luglio 2025 | 08:22
Share0
Il Club Milano conferma il suo condottiero in panchina

PERO – Nel vasto e controverso mare della Serie D, dove ogni squadra è insieme galeone e scialuppa, il Club Milano si affida ancora una volta al suo nocchiero più fidato. Giuseppe Scavo, uomo d’ordine e di tempra, sarà il timoniere anche nella stagione 2025/26. Una scelta naturale, oserei dire obbligata, per chi conosce il pallone non come oggetto da calciare, ma come verbo da coniugare.

Scavo non è un tecnico: è un’idea di calcio. Arrivato in corsa nella stagione 2021/22, come un Ulisse lombardo scampato ai marosi di una panchina incerta, ha ridato vita e gambe a una squadra allora spaesata. La salvezza in Eccellenza fu il primo dei suoi atti d’eroismo. Poi la leggenda: promozione in Serie D alla fine di un’annata che già si racconta nei cortili, coronata dalla memorabile doppia disfida contro il Caravaggio – una di quelle battaglie che non vinci solo coi piedi, ma col cuore, il sudore e le corde vocali strappate in panchina.

Due stagioni in D, e due salvezze conquistate con dignità e spirito. Ma Scavo non si accontenta, non sa accontentarsi: è un mastino con la mente del poeta. Il girone di ritorno scorso, disputato con impeto e intelligenza tattica, ha suggerito che la parte sinistra della classifica non è un miraggio, ma un traguardo legittimo. E allora si rilancia, come si rilanciano i condottieri consapevoli che la gloria si misura nell’avanzare, mai nell’attendere.

Il Club Milano, realtà sospesa tra le nebbie urbane e le speranze suburbane, ha fatto il suo annuncio con la sobrietà dei gesti sicuri:

“La società è orgogliosa di annunciare la conferma di Giuseppe Scavo alla guida della Prima Squadra per la stagione 2025/26. Arrivato in biancorosso nella stagione 2021/22, Beppe ha subito lasciato il segno: prima la tranquilla salvezza conquistata in Eccellenza subentrando in corsa, poi la storica promozione in Serie D al termine della leggendaria annata 2022/23, coronata dall’indimenticabile doppia finale playoff contro il Caravaggio.”

E così il viaggio continua. Con lo Scavo condottiero, il Club Milano non promette fuochi d’artificio, ma marce robuste. Non giura imprese impossibili, ma battaglie vere. Ed è già qualcosa, in un calcio che troppo spesso dimentica le sue radici per correre dietro alle luci della ribalta.