



Doveva essere un esame di maturità la prova interna contro Trapani
LEGNANO – Doveva essere un esame di maturità, se vogliamo provare a descrivere con un tono del tutto scolastico la prova che domenica doveva affrontare la banda Mazzetti dopo la convincente vittoria della domenica precedente nello scontro diretto contro Cassino. Ma anche ieri la delusione ha regnato sovrana al PalaBorsani, quando tutti speravano e aspettavano una certa continuità di gioco e risultati che ancora oggi tardano ad arrivare.
E vedremo se le voci di “corridoio” di un nuovo arrivo come Charles Thomas potranno far svoltare una stagione nata male per tanti motivi.
Anche ieri Trapani non ha affatto demeritato, anzi ha giocato una partita di grande spessore tecnico e con una personalità che fino ad oggi è stato un pò il limite della squadra amaranto che è uscita vincente (per la prima volta in trasferta in questa stagione) dal parquet di Castellanza a spese dei Knights.
Ma veniamo al match, con la solita Legnano molle che concede molto nelle fasi iniziali della partita, subendo un break quasi letale che l’ha costretta ad andare sotto dopo neanche 6 minuti sul 6 a 18, frutto di una difesa senza una linea guida, sempre in ritardo sul perimetro e spesso distratta dentro il pitturato dove Clarke e company fanno male a ripetizione…
London suona la carica con canestri importanti che tengono in scia Legnano, che comincia a fare delle scelte importanti chiudendo molto sulle conclusioni dal perimetro ed invitando i vari Miaschi, Clarke e Hayes dentro l’area dove gli esterni siciliani non hanno sempre una perfetta letture sugli aiuti biancorossi. I qualil, grazie ad un buon numero di palle recuperate, arrivano a chiudere la prima frazione sotto di soli 3 punti, sul punteggio di 18 a 21.
Anche la seconda frazione si svolge sulla falsa riga degli ultimi minuti del primo quarto, con Legnano che tiene botta sulle penetrazioni degli esterni amaranto concedendo di più dentro l’area, scelta condivisibile che porta i Knights a rimanere in partita a metà gara, che si conclude con i siciliani avanti di sole 2 lunghezze (38-40).
Ma è nel terzo periodo che Legnano paga dazio, anche per via di scelte importanti in difesa su Mollura, Miaschi e Clarke che con la collaborazione dei lunghi vengono spesso limitati a conclusioni perimetrali. Ma la coperta è corta, specialmente in post basso, dove Bozzetto ha l’arduo compito di limitare Renzi. L’ex Benetton è il protagonista assoluto del break che poi risulterà decisivo nell’economia del match: spesso in isolamento, il centro amaranto segna canestri importanti sfruttando in pieno anche il bonus di falli raggiunto da Legnano che lo porta spesso in lunetta, scavando un solco importante nella gara e portando Trapani sul +10 di fine del terzo quarto.
La gara ha ormai assunto la sua fisionomia tecnico-tattica con una Legnano che ovviamente arriva ad un bivio, al quale doveva fare delle scelte importanti: tra cui quella di chiudere il più possibile le penetrazioni e i tiri degli esterni, ma concedendo anche di più dentro il pitturato.
La squadra di coach Parente è stata sempre brava ad avere sempre le giuste letture della partita, anche quando i padroni di casa grazie alla zona ritornano sul -5 a 4 minuti dal termine. Ma una brutta palla persa di Serpilli e una bomba di Mollura ricacciano ancora indietro Legnano sul – 9: questa volta è la spallata decisiva, Trapani gestisce alla perfezione gli ultimi possessi con un Renzi MVP della gara che nei momenti importanti si sobbarca da solo tutto l’intero attacco portando la sua squadra alla prima vittoria esterna di questo torneo.
Finisce 90 a 80 con gli esami, è proprio vero, che non finiscono mai: e Legnano per ora è ancora rimandata…