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“Bambini Felici con la Buona Educazione”, le risposte del Presidente del Coni Giovanni Malagò

20 giugno 2019 | 09:57
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“Bambini Felici con la Buona Educazione”, le risposte del Presidente del Coni Giovanni Malagò

Dal 20 al 23 settembre si gioca in tutta Italia con “gentilezza”

LEGNANO – Il Coni Nazionale ha confermato la propria fiducia, anche per quest’anno, riconoscendo il proprio patrocinio alla Giornata Nazionale dei Giochi della Gentilezza 2019, che si svolgerà in tutta Italia il 20-21-22-23 Settembre.

Questa edizione è dedicata a “Bambini Felici con la Buona Educazione”, ponendo l’attenzione sui comportamenti positivi per stare bene con se stessi e con gli altri, in famiglia, a scuola, nello sport. Possono partecipare alla ricorrenza anche i settori giovanili delle società sportive di tutta Italia. Ė sufficiente comunicare la propria adesione tramite la pagina Facebook 22 Settembre Giornata Nazionale dei Giochi della Gentilezza.

Scegliere un Gioco della Gentilezza, potrebbe essere anche la disciplina sportiva praticata e proporlo, con un approccio “gentile”, ai propri giovani atleti, durante una delle 4 giornate di Settembre, in un allenamento, una partita, un torneo. Per concludere, condividere un ricordo dell’esperienza. Autonomamente potranno essere proposte iniziative per diffondere la pratica della gentilezza, ad esempio un premio alla gentilezza, o coinvolgere i tifosi ad un “tifo” positivo.

Anche il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha voluto, con la propria esperienza, dare il proprio contributo nel sensibilizzare i giovani alla pratica della gentilezza e della buona educazione, rispondendo ad alcune domande riguardanti l’argomento.

Secondo lei in che modo si può essere “educati” verso gli altri nello sport?

E’ molto semplice applicando le regole del gioco fedelmente e rispettando l’avversario“.

Quanto conta la buona educazione nello sport?

E’ un fattore fondamentale per tutti. Essere educati nello sport significa anche farsi educare dallo sport. Proprio perché l’attività sportiva è fatta da un insieme di regole, adottare queste regole per i giovani significa crescere, con la consapevolezza che anche gli altri faranno altrettanto. In questo modo si creano i fondamenti del vivere civile e del rispetto reciproco.

Uno dei momenti più gentili che si ricorda di avere visto durante la sua presidenza?

Ho visto con piacere nel tempo rivalutarsi la figura dei grandi atleti del passato. Donne e uomini che hanno fatto grande l’Italia dello sport nel mondo che a volte erano più celebrati all’estero che da noi. Il ricordo di questi campioni oggi rivive da qualche anno anche con la Walk of Fame la passeggiata dei famosi che abbiamo realizzato in collaborazione con la Commissione Atleti del CONI lungo i viali del Foro Italico di Roma. Una targa ben visibile a terra ricorda tutti i vincitori di medaglie olimpiche e pluricampioni mondiali che hanno lasciato il segno nelle diverse discipline onorando con gentilezza lo spirito sportivo.

Una parola ed un gesto gentile che tutti i bambini che praticano sport dovrebbero conoscere?

Ci sono tanti episodi che soprattutto nel mondo giovanile meritano di essere citati e ricordati. Da alcuni anni il CONI ha istituito una borsa di studio in memoria di Ciro Esposito, vittima di scellerata violenza mentre si apprestava ad assistere ad una partita di calcio, con cui premia proprio un gesto gentile. C’è stato quindi il giovane schermidore che ha smentito l’arbitro che gli aveva assegnato la stoccata vincente uscendo così sconfitto nell’incontro finale. Episodio che in modi diversi si è concretizzato anche nel rugby e nel calcio. Ma nel campionato di calcio femminile lo scorso anno è successo anche qualcosa di diverso. Dopo un fallo di gioco la giocatrice infortunata è stata costretta ad uscire dal campo in attesa di essere raggiunta dal suo staff medico. La ragazza che le aveva causato l’infortunio è uscita anch’essa dal campo fornendole la prima assistenza. In questi casi non ci sono regole ma esiste la propria sensibilità e il senso di responsabilità che prevale. Essere gentili nello sport come nella vita significa farsi voler bene“.

I GIOCHI DELLA GENTILEZZA

I Giochi della Gentilezza rappresentano un canale comunicativo (attraverso il gioco si comunica), utile per conoscere ed allenare “praticamente” la gentilezza, perseguendo il benessere e la crescita (cognitiva, emotiva e motoria) della persona. L’associazione Cor et Amor pone particolare attenzione alla crescita di bambini felici.

I Giochi della Gentilezza si rivolgono a tutte le fasce d’età, con particolare attenzione a bambini e ragazzi dai 2 ai 14 anni ed a tutti gli adulti che li circondano.

Attraverso i Giochi della Gentilezza é possibile conoscere ed allenare le 19 conoscenze gentili (ATTENZIONE, COLLABORAZIONE, SINCERITA’, MEMORIA, LIBERTA’, FIDUCIA, GRATITUDINE, BELLEZZA, CREATIVITA’, GENEROSITA’, ACCETTAZIONE, CONOSCENZA, BELL’ESEMPIO, SAGGEZZA, VOLONTA’, MERAVIGLIA, PACE, EMPATIA, SEMPLICITA’), come esprimere la gentilezza, come riconoscere le differenti tipologie di gentilezza e come vivere uno stile di vita gentile.

I Giochi della Gentilezza si distinguono per alcune caratteristiche:

– CONSENTONO DI CONOSCERE ED ALLENARE LA PRATICA DELLA GENTILEZZA.
– SI SVOLGONO CON MATERIALI SEMPLICI, DI FACILE REPERIBILITA’ ED ECONOMICAMENTE ACCESSIBILI.
– POSSONO ESSERE IDEATI e PROPOSTI DA TUTTI.
– SI ADATTANO A DIFFERENTI TIPOLOGIE DI SPAZI ED AMBIENTI.
– SONO FACILMENTE RIPROPONIBILI.
– TENGONO IN CONSIDERAZIONE IL BENESSERE e LA CRESCITA DELLA PERSONA.

I Giochi della Gentilezza, favorendo il benessere e la crescita della persona, possono essere svolti e proposti negli ambiti:

– familiare (es. per condividere dei momenti piacevoli con le persone a cui si vuole più bene);
– lavorativo ( es. per migliorare il rapporto di lavoro tra colleghi, o il rapporto coi clienti);
– scolastico (es. per favorire un buon rapporto tra compagni di scuola e tra alunni ed insegnanti);
– sportivo (es. per favorire un approccio etico alla pratica sportiva);
– educativo (es. per prevenire situazioni difficili, o trasmettere conoscenze);
– culturale (es. per esempio favorire la conoscenza di contenuti specifici nelle biblioteche, o nei musei);
– ambientale (es. per salvaguardare l’ambiente);
– sociale (es. per contribuire ad integrare gli emarginati, o rassereanare le persone in difficoltà);
– sanitario (es. per accrescere l’attenzione verso le persone curate, o che hanno bisogno di cure);
– web (es per consentire un corretto impiego di internet e dei social in modo più rispettoso di tutti gli utenti);
-ricreativo (es. durante feste e ricorrenze specfiche ponendo maggiore attenzione sulle finalità della festa).

Per maggiori informazioni visitate il sito www.igiochidellagentilezza.it

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